Pini (Lucca Civica): “Santini fa proposte irrealizzabili, il ruolo del Comune è ben altro”

7 giugno 2017 | 17:56
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Pini (Lucca Civica): “Santini fa proposte irrealizzabili, il ruolo del Comune è ben altro”

“Il candidato Remo Santini lancia varie proposte molto discutibili, ma una in particolare esprime una considerazione del ruolo dell’amministrazione pubblica, a mio parere totalmente errata. Non parlo degli assessorati che spuntano a pioggia, del mega parcheggio da mille posti all’ex manifattura, del miracoloso stop a nuovi immigrati, o della moltiplicazione dei vigili urbani”. Andrea Pini, candidato consigliere di Lucca Civica, passa all’attacco del candidato sindaco del centrodestra.

“Certo – aggiunge -, giornalisticamente parlando, piacciono, e fanno effetto. Ci dovremmo chiedere intanto se tutto ciò va nella direzione del contenimento delle spese e della semplificazione amministrativa. Un assessore alle frazioni cosa dice ad un cittadino che lamenta un problema di sicurezza stradale? Forse si limita ad indicare la porta dell’assessore alla viabilità? E le attuali normative sulle assunzioni le ha considerate? Normative che dettano regole così stringenti, da rendere sempre più difficile il mantenimento della macchina pubblica, figuriamoci un’ampliamento. Quello che più mi ha colpito – aggiunge -, è la proposta di erogare, in forma di voucher, un importo di 200 euro equivalente a quanto attualmente in bilancio ai residenti over 70. Riflettendo un attimo: si ha un ente pubblico che, con una mano incamera i tributi, e con l’altra restituisce voucher. Ma il candidato Santini crede veramente che sia questa la funzione di un Comune? Santini prosegue, specificando che saranno gli stessi cittadini a decidere dove e come utilizzare i buoni, tra varie opzioni, certamente utili. Tutto questo però, non ha niente a che vedere con il ruolo di pianificazione, che il comune deve attuare nell’intento incentivare buone pratiche. Porto un bell’esempio. Il Comune è riuscito a introdurre una tariffa unica del biglietto dell’autobus o della circolare di euro 1,20 (nella prima fascia di 10 chilometri), indipendentemente dal fatto che la tratta sia urbana o extra-urbana. Questo grazie ad un’accordo con la provincia e l’azienda di trasporto (Ctt). Questo serve ad introdurre il biglietto unico da 1,20 con lo scopo di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. La scommessa sta nel credere che un servizio migliore, finisce per aumentare gli utenti, e quindi gli introiti. Il comune era pronto a coprire di tasca propria, eventuali minori incassi legati al minor prezzo del biglietto (1,20 contro 1,60). La bella notizia è che il maggior numero di utenti, ha compensato la riduzione tariffaria, non rendendo necessario alcun rimborso. Questo esempio esprime la modalità e la finalità dell’agire dell’ente pubblico. Voglio dire che non serve erogare contributi agli utenti per pagare un biglietto. Serve credere nella possibilità di migliorare un servizio, stabilmente, a favore di tutti, anche se questo può costare alla comunità. Un buon lavoro, frutto di una capacità di programmazione e di concertazione, che vanno ben oltre la banale erogazione di un buono”.