
Sette domande ai candidati sindaco. E’ il primo cittadino uscente, Alessandro Tambellini, a rispondere alle sollecitazioni del direttore di Lucca in Diretta a coloro che si presentano per le elezioni amministrative di domenica (11 giugno). Ecco le risposte
Cosa, se fosse nelle vostre possibilità, modifichereste nelle voci dell’attuale bilancio preventivo. E come modificherete/modifichereste l’attuale assetto delle società partecipate?
Grazie alla nostra amministrazione, il Comune ha avuto finalmente un bilancio in ordine, con indebitamento ridotto al minimo. Abbiamo rimesso la barca pari e adesso finalmente navighiamo. Ci dicono che abbiamo comunicato poco in questi anni e che i risultati raggiunti sono stati molti di più di quelli dichiarati. Non è facile comunicare che abbiamo tolto di mezzo nel 2015 19 milioni di crediti non esigibili e più di 9 milioni derivanti dalla svalutazione delle partecipazioni della Holding che erano state iscritte in attivo, ma non più attive. Chi aveva ridotto in questo stato i bilanci del Comune? Alcuni di coloro che oggi vorrebbero essere rieletti con il centrodestra. Nonostante la riduzione dei fondi statali, nonostante il drastico calo degli oneri di urbanizzazione (erano 12 milioni nel 2004, 6,3 milioni nel 2011 oggi sono 1,5 milioni all’anno), abbiamo mantenuto e alzato gli standard dei servizi ai cittadini, rendendo anche più efficiente e trasparente la spesa. Ma soprattutto abbiamo fatto fronte al calo dei finanziamenti cercando risorse esterne per investire sul territorio: i 30 milioni di euro per il riordino dei quartieri di Sant’Anna, San Vito e San Concordio sono l’esempio più rilevante, così come le sinergie per la riqualificazione del centro storico-Mura, Mercato del Carmine, Manifattura e il resto del Piuss). Importante è stato anche il recupero dell’evasione fiscale, accertando 21 milioni di euro di crediti per le casse del comune: un atto di giustizia nei confronti della grande maggioranza dei cittadini che pagano le tasse regolarmente e nei tempi previsti. La prossima amministrazione sarà, finalmente, nelle condizioni di orientare politicamente le proprie scelte anche, e soprattutto, in materia di bilancio. Per questo rafforzeremo prima di tutto il sostegno alle fasce deboli e alle famiglie, ma soprattutto orienteremo le risorse a vantaggio dei quartieri e paesi più periferici – iniziando da illuminazione pubblica, viabilità, assetto idrogeologico e manutenzione del territorio, sicurezza e impiantistica sportiva – che meritano la stessa attenzione del centro storico. Per quanto riguarda la Holding, la società ha chiuso il proprio esercizio 2016 con un utile dopo le imposte di 3.218.965. Bene, questo risultato si spiega considerando la ridotta incidenza di costi di funzionamento della società e soprattutto la buona prestazione reddituale complessiva delle entità controllate. Più coordinamento, più efficienza, servizi migliori ai cittadini: questa la bussola che ci ha orientato e ci orienterà nella gestione delle società del gruppo.
Centro storico: come intendete modificare il sistema dei varchi in entrata per la Ztl e con quali modifiche eventuali alla viabilità cittadina?
Intendiamo implementare il sistema di varchi anche in uscita, per gestire al meglio i permessi, anche quelli temporanei, ma soprattutto per venire incontro alle esigenze dei cittadini in particolare nelle ore serali e notturne. Inoltre abbiamo già introdotto la gratuità del parcheggio per le auto elettriche e tariffe agevolate per quelle ibride. Una forte attenzione alla mobilità del centro storico verrà data alle necessità delle persone con disabilità e anziani non autosufficienti per facilitare al massimo e semplificare anche dal punto di vista burocratico il loro accesso al centro storico. Per compiere queste azioni abbiamo già trovato finanziamenti regionali ed europei. Tutto verrà sistematizzato nel dettaglio del Piano generale del traffico urbano.
Ambiente: quali le misure da adottare per ridurre lo smog (nello specifico le Pm10) sul territorio comunale?
Per ridurre l’inquinamento dobbiamo intervenire prima di tutto sull’efficientamento energetico delle abitazioni e sull’alleggerimento del traffico e per una mobilità sostenibile in tre direzioni: più infrastrutture, trasporto pubblico locale e nuove piste ciclabili. Dopo aver realizzato il collegamento con il nuovo presidio ospedaliero, sarà prioritario investire sul completamento dell’asse suburbano, in particolare nel tratto tra via dell’Acquacalda e viale Castracani, al fine di deviare una parte del flusso veicolare che si riversa a ridosso della città e riducendo così anche l’inquinamento da smog. Tuttavia, una moderna politica per la mobilità non può essere funzionale solo al traffico automobilistico, ma deve orientare gli investimenti economici e le energie progettuali per la realizzazione di infrastrutture a sostegno della “mobilità dolce”. Per questo abbiamo investito e investiremo molto sulla mobilità ciclabile. Da un lato, per rendere più funzionali alcuni dei tratti esistenti, come quello di Sant’Anna, abbattendo anche le barriere architettoniche che ne pregiudicavano l’utilizzo. Ma soprattutto, estendendo la rete delle piste ciclabili con un’ottica di interconnessione reciproca.
Quali gli interventi per migliorare i servizi sanitari sul territorio e quali i ruoli del Campo di Marte, del San Luca e delle altre realtà sanitarie già esistenti?
L’ex presidio ospedaliero di proprietà della Regione Toscana, Campo di Marte, deve mantenere da una parte la sua vocazione socio-sanitaria di cittadella della salute e dall’altra assumere nuove funzioni legate alla sicurezza, al soccorso e all’emergenza. Oltre al presidio socio sanitario del Campo di Marte, rafforzeremo quello di Sant’Anna con i fondi per i Quartieri Social, introdurremo nella zona sud un nuovo presidio nel contesto della riqualificazione del quartiere Giardino di Pontetetto. È necessario incrementare il numero dei posti letto a disposizione delle cure intermedie, per quanti necessitano di ulteriore assistenza non essendo più nella fascia compresa nell’intensità di cure. Questo in particolare per le persone che non hanno possibilità di avere assistenza al proprio domicilio o che necessitano di ulteriori periodi di stabilizzazione clinica per il recupero delle autonomie prima del rientro a domicilio. Al cittadino dovrà essere facilitato l’accesso ai servizi e alle prestazioni, nell’ottica di abbreviare i tempi di attesa per gli esami e di migliorare la prevenzione anche per coloro che non rientrano nel piano di screening offerto ai cittadini. Si proseguirà nel percorso di messa a regime del consultorio, una realtà importante operante a Campo di Marte che offre un servizio diretto, gratuito e universale. Dovrà essere creato uno sportello unico di coordinamento fra Asl e servizi sociali, in modo da semplificare l’iter legato alla ospedalizzazione, soprattutto nei casi in cui il bisogno non si esaurisce nella risposta sanitaria ma richiede anche interventi di natura sociale. Ovviamente, per la migliore gestione della complessità, rimane fondamentale la forte collaborazione con la medicina di base e con i medici curanti. Si ricercherà un accordo con le farmacie comunali per ottenere agevolazioni sull’acquisto di prodotti farmaceutici e per la loro consegna a domicilio, attivando una catena di volontari appartenenti alle diverse associazioni del territorio.
Siete favorevoli o contrari al Comune unico della Piana?
Se la fusione viene fatta nell’interesse di tutti i cittadini, sono favorevole. Ma prima di tutto sono favorevole ad una politica di collaborazione e sinergia fra comuni dello stesso territorio. In queste settimane ho siglato il patto di confine con i sindaci dei Comuni confinanti (Capannori, Massarosa, Camaiore, Borgo a Mozzano, Pescaglia, Vecchiano e San Giuliano Terme) per migliorare la qualità della vita dei cittadini che vivono nelle frazioni e nei paesi, soprattutto quelli più lontani dalla città. I temi da porre al centro di un percorso condiviso saranno, come già ricordato, l’illuminazione pubblica, la viabilità, l’assetto idrogeologico, la manutenzione del territorio, la sicurezza, l’impiantistica sportiva. Più collaborazione e coordinamento è quindi la prima risposta.
Da chi non vorreste mai ricevere il voto?
Il diritto di voto è una delle più grandi conquiste dell’epoca moderna. Questo significa che ogni singolo voto è un’altissima espressione di democrazia e merita profondo rispetto.
Chi degli altri candidati non votereste mai?
Non ne voterei nemmeno uno perché i loro programmi, quando espressi, perché in molti casi sono solo slogan e insulti, non ritengo siano complessivamente utili alla crescita di Lucca. Nel nostro programma elettorale c’è l’idea di una città aperta, positiva, solidale e inclusiva in linea con la propria storia e identità. Una città colta e vitale che farò di tutto per far crescere ancora.