Grossi (Pd): “Necessario l’impegno a rendere la società a misura di persona”

“Nostro dovere di cittadine e cittadini è modificare la società perché sia più a misura delle persone, ripensando tempi e modi di lavoro, soprattutto, ma anche di fruibilità delle città, ma, mentre proviamo a raggiungere questo obiettivo, è altrettanto necessario che le Istituzioni, dalle più piccole fino all’Unione Europea, si facciano carico di intervenire presso chi può impedire il ripetersi di tragedie, che possono essere evitate”. E’ quanto afferma Daniela Grossi, candidata consigliera del Pd a sostegno di Alessandro Tambellini, dopo il tragico fatto di Arezzo con la bimba dimenticata in auto dalla madre e morta. Un episodio drammatico che, secondo Grossi, “ripropone, specie nel periodo che si affaccia verso l’estate, il problema di una società, che, spingendo al massimo il pedale dell’acceleratore di una vita di impegni ed appuntamenti, dimentica le persone più fragili e deboli. Questo folle rincorrere un’agenda fatta di lavoro, vita, famiglia, fuori e dentro casa, si riflette in misura abnorme sulle famiglie, sulle madri e sui padri, ma non solo, con casi di corto circuito che possono portare ad eventi tragici come quello accaduto ad Arezzo”.
“Ogni volta – aggiunge – sentiamo invocare azioni repressive, preventive o qualunque tipo di attività, ma nel caso di bambini dimenticati in auto sappiamo che esistono studi atti ad inserire dispositivi sonori che ricordino a chi trasporta bambini sui seggiolini la presenza dei bambini stessi, al fine di non dimenticarli in auto. Sappiamo che esistono prototipi ed accorgimenti già attivi, ma non sono obbligatori sui veicoli, come invece sono obbligatorie le cinture di sicurezza, e gli allarmi nel caso in cui non siano state inserite, come sono presenti di serie i segnali sonori per le luci rimaste accese, quelli per la retromarcia (presenti in moltissimi modelli di auto), e molti altri accorgimenti. Aggiungere un dispositivo sonoro che ricordi la presenza di un bambino può fare molto, può salvare una vita.
Ed è per quello che rivolgo il mio appello alle Istituzioni Italiane, perché si facciano parte attiva e diligente presso le Aziende produttrici di veicoli, per intervenire ed evitare che simili sciagure si ripetano”.