Mammini: “Piuss, Garzella smemorato o imbambolato dai suoi suggeritori”

“Ci chiediamo dove sia stato in questi cinque anni il presidente del consiglio comunale, perché da ciò che scrive sul Piuss qualche dubbio sorge: ha perso la memoria o qualche suggeritore dell’ultima ora lo ha imbambolato?”. E’ quanto afferma l’assessore all’urbanistica e candidata al consiglio comunale per il Pd, Serena Mammini, a Matteo Garzella che ieri aveva sollevato dubbi sul futuro dei progetti Piuss.
“Non sa – prosegue la Mammini – che l’amministrazione di cui ha fatto parte ha dovuto affrontare le enormi problematiche ereditate dal precedente mandato e si è trovata a gestire progetti complicati e velleitari, con notevoli problematiche tecniche e progettuali oltretutto privi di impianti di riscaldamento e raffreddamento? Un compito imponente di ripulitura gestito con serietà e competenza da tutta la squadra di lavoro al fine di non perdere i finanziamenti, restituire alla città contenitori e funzioni effettivamente utili e continuare i lavori in trasparenza e legalità. Di questo il presidente del Consiglio comunale dovrebbe dare atto proprio in virtù della carica ricoperta in questi anni e un minimo di pudore da parte sua e dei suoi solerti suggeritori non guasterebbe. In particolare per l’intervento di piazzale Verdi, non condiviso dalla maggior parte dei cittadini, è stato rilevato che il progetto posto a base di gara era stato completamente stravolto dal progetto esecutivo, tanto che lo stesso archistar Kollhoff, lo aveva disconosciuto. L’amministrazione quindi ha proceduto al pagamento delle sole spese per i progetti, a più riprese, commissionati alla ditta da parte del responsabile del procedimento e del gruppo di verifica che lo affiancava, come ben sapranno i suggeritori del presidente del consiglio comunale. E quanti discorsi abbiamo dovuto leggere su fantomatici ipotetici risarcimenti che il Comune avrebbe dovuto pagare. Certo, forse così sarebbe stato se l’amministrazione non avesse cambiato rotta. L’appalto della Caserma Lorenzini è stato risolto perché la ditta a fronte di 5 milioni di euro di lavori che avrebbe dovuto fare, ne aveva realizzati appena 300 mila. Ed evitiamo di entrare nel dettaglio di quello che era il progetto previsto per quell’area. Sul Giglio poi, troppi si sono dimenticati la verità – aggiunge la Mammini -: non è stato approvato il progetto esecutivo in quanto le carenze e le deficienze erano certe e documentate, ed in particolare l’esecutivo era, come per piazzale Verdi, sostanzialmente difforme dal definitivo posto a base di gara. La risoluzione del contratto è costata al Comune circa 7 mila euro a ristoro delle spese contrattuali, come previsto per legge. L’innalzamento della torre scenica, comunque, anche se fosse stata supportata da un progetto fattibile, e non lo era, avrebbe creato danni irreversibili, in termini di offerta culturale e di posti di lavoro. Invece, senza perdere nemmeno un euro, sono state realizzate nuove batterie di bagni, l’impianto di condizionamento, la nuova biglietteria e risanato gran parte dell’impianto elettrico, senza un solo giorno di chiusura del teatro. Relativamente ai finanziamenti, l’amministrazione comunale ha sottoscritto un accordo di programma con la Regione Toscana, accordo approvato con delibera di giunta che il presidente del consiglio comunale dovrebbe conoscere. L’accordo ha previsto la messa in sicurezza dei finanziamenti per la realizzazione della nuova Manifattura con le necessarie centrali termiche e tecnologiche che, stranamente, non erano comprese nel progetto; dell’Expo-Museo del Fumetto, delle piazze mercatali (restauro di piazza Bernardini, piazza Napoleone, piazza del Real Collegio) e il completamento della Cavallerizza sia in termini di attrezzature interne altamente tecnologiche, sia per i piazzali esterni creando anche i presupposti per poter allestire un’area di spettacolo all’aperto. Presiedeva il Consiglio, ma forse era distratto, quando lo scorso luglio è stato presentato l’atto d’indirizzo per tutta l’area della Manifattura tabacchi, con le nuove funzioni già finanziate dell’area ex-Piuss, che doteranno il centro storico di nuovi servizi utili per il cittadino, e le altre funzioni possibili compresi i parcheggi, dando così uniformità e reale possibilità di realizzazione al progetto. Ricordiamo che è stato portato a termine il Terminal bus turistici ereditato senza copertura, creato l’accesso al parcheggio Palatucci da viale Carlo del Prete e realizzata l’area mercatale di piazzale don Baroni con nuovi servizi igienici. Basterebbe un minimo di correttezza in più e un pizzico di ipocrisia in meno per evitare capitomboli di disinformazione da parte di chi ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio comunale. Prendere per i fondelli i cittadini vedremo quanto gioverà”.