Nieri (Pd) per Tambellini: “Sport, gli altri candidati improvvisano”

“Allo sport non servono improvvisazione o progetti faraonici”. Lo dice Alessandra Nieri, dipendente del Coni Toscana e responsabile sport e impiantistica sportiva del Pd territoriale, entrando nel merito delle proposte contenute nei programmi elettorali dei candidati.
“Nei primi cinque anni dell’amministrazione Tambellini – spiega – le politiche dello sport sono state in larga misura condizionate dalla necessità di tamponare situazioni di emergenza. Molto rimane da fare, ed è importante mantenere i piedi per terra ed evitare promesse irrealistiche. Bisogna muoversi in modo mirato, a stretto contatto col mondo delle associazioni sportive dilettantistiche, puntando, in primis, al risanamento e alla valorizzazione delle strutture esistenti e, ove possibile, alla creazione di nuovi spazi che siano funzionali, gestibili e polivalenti”.
Alessandra Nieri continua criticando Santini, Bindocci e Barsanti: “I loro programmi sportivi sono nebulosi e frammentari – aggiunge – criticano il quinquennio passato e non propongono alcuna progettualità. E quando la propongono, dimostrano di non sapere come funzioni il mondo sportivo. Come Barsanti, che auspica che il Coni eroghi contributi direttamente alle federazioni sportive, ammettendo quindi di ignorare che il Coni è l’ente pubblico che riceve il finanziamento dallo stato per lo sport e lo eroga a tutte le federazioni secondo criteri precisi. Oppure Santini, che commette l’errore di parlare di “sport minori”, evidenziando una posizione culturalmente vecchia: i cittadini che praticano attività sportiva, a prescindere dalla disciplina prescelta, hanno tutti la stessa dignità e gli stessi diritti. C’è mancanza assoluta di proposte in Santini e l’unica che, a fatica, emerge è il rimando a esperienze certamente non felici: non si capisce, infatti, se Santini pensa ad una gestione centralizzata tipo quella, risultata poi disastrosa, di Viareggio. Si riscontra molta improvvisazione, la corsa a lanciare sul piatto il progetto più costoso o il fondo europeo più allettante, tralasciando completamente l’ossatura dello sport lucchese: l’associazionismo. Un riconoscimento che emerge con forza e chiarezza solo nel programma di Alessandro Tambellini, nel quale sono contenute anche proposte credibili: individuare gli impianti di quartiere; interagire con le associazioni sportive; attivarsi, a tutti i livelli, per la ricerca di risorse; accompagnare e sostenere ogni volta che è possibile le associazioni nella ristrutturazione e in tutti gli interventi che possono rendere migliori gli impianti. È centrale, nella visione di Tambellini, lo strumento della consulta: bisogna partire da qui e renderla più rappresentativa, così che possa diventare l’espressione reale di quella alleanza virtuosa che si vuole realizzare tra amministrazione e volontariato sportivo”. “Infine – conclude Alessandra Nieri – il valore del turismo sportivo: rendere Lucca una città accogliente per manifestazioni sportive che possano attirare persone in città. Per fare questo servono strutture, un punto che è stato colto solo nel programma politico di Tambellini: ecco perché diventa strategico promuovere il rifacimento della pista di atletica dell’ex campo Coni, o riqualificare la palestra di via Bacchettoni. Progetti molto ambiziosi che il sindaco ha definito ineludibili”.