Vignolo Gargini (Sinistra): “Con Tambellini Lucca guarda avanti”

9 giugno 2017 | 08:30
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Vignolo Gargini (Sinistra): “Con Tambellini Lucca guarda avanti”

“Si conclude una campagna elettorale non eccelsa, gli argomenti che dovevano interessare i cittadini sono stati affrontati poco e male”. E’ critico Marco Vignolo Gargini, candidato consigliere per Sinistra con Tambellini.

“Chi tra i candidati sindaco ha veramente affrontato le politiche sociali? Quanti si sono espressi dimostrando di voler essere davvero, responsabilmente, al servizio della città? Si è preferito – aggiunge – picchiare addosso alla precedente amministrazione dando dati mistificati, ricorrendo alla demagogia, utilizzando paroline leggermente accattivanti. E poi le promesse. Alcuni poi hanno schivato il tema della propria inesistente coerenza politica, per non dover spiegare la scelta opportunistica che li ha motivati. Persone dedite al cambio di casacca sistematico e al calcolo che indicano la pagliuzza nell’occhio del sindaco Tambellini per nascondere la trave che è nel loro. E i seguaci ululanti, le claques da caciara italica presenti ovunque, anche tra i cameramen che riprendevano gli incontri e gli opinionisti del web? Uno spettacolo indecoroso che non ha nulla a che spartire con una città dall’illustre passato, ma destinata ad un futuro incerto, specie se governata da fobici e autarchici contemporanei. No, non ci crediamo, non siamo nati ieri, certi giochetti, certe esibizioncelle puzzano lontano mille miglia di tronfio individualismo. E che dire della trasparenza? La domanda è stata posta in uno degli ultimi confronti, ma le risposte non convincono. Restano i soldi sperperati e mai dichiarati per comprare spazi, per farsi fare interviste farlocche, per tappezzare la città. Un’indecenza che da sola la dice lunga della mancanza di rispetto nei confronti dei lucchesi che non arrivano a fine mese. E vorrebbero governare la città? E pretendono di parlare di sicurezza? L’unico pericolo è un salto nel buio dando il voto a gente che non ha il senso civico e non sa nemmeno cosa significa vivere nel ventunesimo secolo affrontando le nuove sfide. Ripetiamo, domenica prossima Lucca ha l’occasione per misurare il proprio amore per il progresso e il senso di cittadinanza. Se il risultato vedrà la vittoria dei reazionari, della destra retriva e dei seguaci di un cabarettista, allora questo significherà la definitiva chiusura delle porte della città e un isolamento triste, buio, disperato”.