Recuperare gli astenuti, convincere gli indecisi, confermare il vantaggio del primo turno. Inizia subito la road map verso il ballottaggio di Alessandro Tambellini in marcia verso un secondo mandato.
Dalla sua sede elettorale di via Calderia Tambellini, dopo una notte ad analizzare dati traccia la rotta verso il tentativo di vittoria il prossimo 26 giugno: “Il primo dato importante, e negativo – dice – è quello dell’astensione. Un dato che conferma una tendenza nazionale diffusa ed evidenza la disaffezione dell’elettorato. E non è escluso che alcune questioni nazionali abbiano influito anche sull’elettorato locale”.
“I dati – spiega – mi danno intorno al 38 per cento. Il dato inequivocabile è che siamo in vantaggio e tanto basta per ora. Il centrosinistra è davanti e fa meglio rispetto ad altre parti di Toscana e d’Italia, laddove in alcune città regredisce anche vistosamente. Fra me e Santini, per ora, la città ha scelto me”.
Ma le criticità non mancano e nel comitato elettorale certo non abbondano i sorrisi: “Abbiamo scontato – dice Tambellini – il calo fisiologico di consensi che colpisce chi amministra in contesti complicati come quelli attuali. Partivamo, insomma, da una situazione di oggettivo svantaggio e da una condizione che dà luogo a voti di protesta. A questo si aggiunga una campagna che è stata condotta da tutti contro di me, tanto che in certi momenti mi sono sentito solo contro tutti. Non mi sembra, insomma, di aver avuto alleati e contro di me ci sono stati diverse illazioni senza riscontri oggettivi”.
Ma cosa è mancato per fare un risultato migliore nella tornata elettorale? “C’è bisogno – ammette Tambellini – di una maggiore presenza nelle aree periferiche. Non solo nei quartieri intorno alla circonvallazione ma nelle frazioni, su cui abbiamo avuto meno possibilità di intervenire e di progettare. Per i prossimi 14 giorni ci batteremo con tutte le nostre fore e con il massimo di unitarietà perché questa citt non faccia passi indietro. Abbiamo assistito in queste settimane alla denigrazione continua della città con fatti che non rispondono a criteri oggettivi. Noi, invece, abbiamo conferme di come la città sia apprezzata. Ma evidentemente c’è una parte della classe dirigente che è rimasta spiazzata dalla nostra azione amministrativa, condotta con evidenza e guardando sempre alle situazioni di maggior debolezza. Per questo dobbiamo impedire che ci sia un ritorno al passato che sarebbe tremendo per Lucca. Il passato lo conosciamo e lo abbiamo sperimentato. Basta vedere quanta fatica abbiamo messo per rimettere la barca in pari. Chiedo quindi il contributo di tutti per continuiare l’esperienza che, dopo il centro storico rimodulerà anche altre aree della città. Siamo stati accusati di far calare i progetti all’alto. Ma sono i tempi di progettazione che sono spesso ristretti. Dove possibile, dunque, si è agito con il massimo della concertazione. Ora dobbiamo mettere testa, comunque, a quello che manca: ovvero a una cura estesa a tutto il territorio, affrontando questioni concrete, dall’illuminazione stradale al traffico e alla circolazione. In questo anni come pochi ho conosciuto le difficoltà complessive della città che sconta una difficoltà che si protrae da anni. Ma sono convinto che nessuno debba rimanere fuori dal circuito”.
Per il futuro niente apparentamenti, almeno questa la sensazione, ma dialogo a 360 gradi: “Gli apparentamenti e le alleanze – dice Tambellini – si fanno sui programmi e non sulla simpatia o antipatia con le persone. Valuteremo quindi eventuali convergenze. Di sicuro non mi sento di abdicare alla connotazione che abbiamo di coalizione di centrosinistra. Qui si è verificata una importante sperimentazione di cui sono contento, con una compagine composta da vari elementi, dalla sinistra, ai giovani, agli ambientalisti, alla lista civica che ha fatto il suo anche se ha perso consensi rispetto al 2012 quando il contesto era diverso, al Pd, che rimane il primo partito in città e conferma i suoi consensi”.
Ora, comunque, inizia tutta un’altra partita: “Ora l’elettorato – spiega il sindaco uscente – è chiamato a scegliere fra una linea di continuità e di affibilità e una linea con i connotati che si sono visti in questa campagna elettorale. Per questo faccio appello a tutti e si tratta di un discrimine di altissima rilevanza. La scelta è fra noi che abbiamo cominciato un percorso e schemi ed appartenenze che sono noti. La chiamata è su questo e su questo si decide la vita politica di Lucca e un’impostazione di insieme in tutti gli ambiti dove Lucca esprime il suo indirizzo. Ora non è in ballo il destino delle singole persone ma va espresso un giudizio sull’indirizzo che si dà a questa città nel suo complesso. Dobbiamo parlare alle persone che non sono andate a votare e a coloro che guardano con distanza l’appuntamento elettorale”. E sui risultati degli avversari: “Nessuno mi ha stupito – dice – Immaginavamo un buon risultato di Casapound per l’attività fatta sul territorio in questi anni. Ma sono state smentite alcune voci che davano il centrodestra avanti. Ogni tornata elettorale, comunque, ha la sua storia. E non è detto che tutti coloro che hanno votato Casapound tornino a votare o che votino Santini. Cosi come gli elettori del Movimento Cinque Stelle. Serve un elettorato maturo per la città”.
A margine delle parole del sindaco c’è la consapevolezza dei partiti della coalizione che la “battaglia” è difficile in vista del ballottaggio. Claudio Cantini, capogruppo uscente di Lucca Civica, analizza il voto della sua lista: “Ci confermiamo – dice – parte importante della coalizione anche se la percentuale è inferiore rispetto a cinque anni fa, in parte per motivi fisiologici in parte perché nell’altra tornata eravamo l’unica civica a sostegno di Tambellini mentre stavolta le liste erano cinque. L’obiettivo importante, comunque, è quello di tornare a lavorare sul territorio per conseguire la vittoria al secondo turno”. Soddisfatto del risultato di Sinistra con Tambellini l’assessore uscente Enrico Cecchetti: “Abbiamo voluto fortemente – dice – questa lista di sinistra attenta ai problemi del lavoro, dell’equità, dell’inclusione sociale e siamo contenti del risultato ottenuto”. Anche Sinistra con Tambellini si schiera in prima fila per le ultime due settimane di campagna elettorale da vivere pancia a terra. Con la sensazione, diffusa, che non sarà una battaglia semplice.
Cecchetti su Sinistra con Tambellini