
Il candidato a sindaco Remo Santini fa il punto della situazione all’inizio di questa importante settimana finale. “Siamo a pochi giorni dal ballottaggio del 25 Giugno e le forze in campo sono chiare – dice – Da una parte c’è un sindaco che ha amministrato cinque anni e che tenta, insieme ai suoi pochi fedelissimi, di mantenere privilegi e potere, scendendo a patti con chiunque. Ecco allora questi inediti e inutili patti di confine, che si fondano sulla necessità di andare sul giornale stringendo la mano a un altro sindaco, visto che dovrebbe essere scontato collaborare con i propri vicini. In grande difficoltà si chiede aiuto ad amministratori vicini e lontani, tutti uniti nel soccorso rosso ma che, per definizione, molto più interessati ai propri territori che a quelli altrui”.
“Tambellini in queste settimane non ha fatto altro che firmare patti di confine con tutti – prosegue Santini – con Borgo a Mozzano, Capannori, Pescaglia, Viareggio. Io ho deciso di fare diversamente: il patto l’ho firmato con Lucca e i lucchesi. Si tratta di 15 punti già depositati dal notaio: se non li realizzo, non mi candiderò per un secondo mandato. Questa la mia priorità.
Per Tambellini, quindi, una pericolosa ammissione di debolezza e di sudditanza verso la regione e il suo dominus Rossi, dopo avere cercato alleanze a destra e sinistra, come racconta il pellegrinaggio a casa Buonriposi per offrirle la presidenza del consiglio comunale piuttosto che lanciare messaggi anche strani, come quello delle doppie deleghe a due assessori, l’ultima, ineffabile trovata a margine del patto fra lui e Del Ghingaro. Lucca e Viareggio non hanno mai collaborato, meno che meno in questi cinque anni, divise da montagne e da interessi diversi, una capoluogo che non può essere sobborgo della città marina. Ora, a poche ore dal ballottaggio, la conversione sulla via di Damasco. Ci fa piacere che ora Giorgio Del Ghingaro voglia interagire con Lucca, dopo i danni che ha già fatto come sindaco di Capannori. Basta ricordare cosa ha prodotto a Lucca l’ordinanza che vietava l’attraversamento del viale Europa a Marlia dei mezzi pesanti provenienti e diretti alla Valle del Serchio. Tutti i mezzi pesanti hanno ancora più affogato la circonvallazione lucchese e il territorio ha continuato a avere la brillante posizione in Italia fra le aree più inquinate da polveri sottili e altro, fenomeno che peraltro questa amministrazione uscente non ha in alcun modo ridotto, semmai peggiorato”.
“Noi, per fortuna, siamo diversi – spiega Santini – e la coerenza non ci ha mai abbandonato. Non abbiamo fatto apparentamenti, pur ritenendo importante ogni voto ottenuto dagli altri competitori e ogni proposta che i nostri sfidanti hanno portato avanti in campagna elettorale. Abbiamo apprezzato le posizioni dopo il primo turno di Bindocci e dei Cinque Stelle, con il quale abbiamo in comune la convinzione sulla necessità della massima trasparenza degli atti amministrativi e una concezione della politica molto severa; di Garzella e delle sue liste per un comune sempre più a contatto con i cittadini e diffuso sul territorio; di Barsanti e Casa Pound per il suo lavoro per contrastare la povertà e il disagio vero di alcune fasce della popolazione e il desiderio di una Lucca più sicura; delle posizioni espresse da alcuni esponenti della lista Lei Lucca su cultura e beni culturali. Noi, non credendo di avere la verità rivelata, riteniamo si possano trovare elementi di congiunzione con tutte le persone intelligente e di buonsenso e che ogni forza in campo possa proporre soluzioni da valutare e, semmai, accogliere. Il nostro patto è con Lucca e i lucchesi, non abbiamo bisogno di sponsor né di sponde. La regione Toscana deve sapere che se vinceremo avrà un interlocutore per nulla disposto a calare le brache per una eventuale carriera futura, ma, al contrario, votato a combattere per il benessere e la qualità della vita dei suoi abitanti e per il suo sistema economico, da salvaguardare e non da saccheggiare”.
“Quindi domenica è chiaro che il voto – conclude Santini – serve a scegliere soprattutto cosa si vuole per il futuro di Lucca. Da parte nostra non ci saranno inciuci o sotterfugi. Noi siamo per Lucca e i suoi cittadini e lo dimostreremo, se i cittadini ci daranno la possibilità di farlo. Tambellini e la sua compagine hanno già amministrato, con risultati decisamente negativi, come tutti sanno, per cui è inutile che promettano, sappiamo già cosa sono in grado di fare, senza tenere conto che, storicamente, il secondo mandato è sempre peggiore del primo per tutti”.
Intanto Santini ha ufficializzato che Riccardo Cioni, noto dj full time, sarà di nuovo a Lucca mercoledi (21 giugno= per una festa in vista del ballottaggio di domenica. Dopo il grande successo della chiusura della campagna elettorale per il primo turno, Santini conferma il format e invita tutta la cittadinanza a partecipare a questo nuovo evento in piazza San Martino – Piazza Antelminelli, dalle 21,45. La serata è a ingresso libero.