“Confermare Alessandro Tambellini? E’ saggio, oltre che giusto. Il secondo mandato è sempre quello che consente di apprezzare i frutti di quanto si è seminato e, in questi anni, insieme abbiamo fatto molto”. Vestito scuro, modi informali, il presidente della Regione Toscana arriva a Lucca per lanciare la volata del sindaco uscente, questa sera (20 giugno), al caffè Santa Zita in piazza San Frediano. L’occasione richiama politici e aficionados provenienti anche da fuori città: si scorgono, tra gli altri, oltre agli assessori Mammini, Lemucchi, Cecchetti e Sichi, anche Valter Alberici (assessore al Comune di Viareggio), il sindaco Andra Bonfanti, l’ex primo cittadino di Porcari Baccini, i consiglieri comunali Battistini e Mercanti, Bonturi e molti altri ancora.
Gli argomenti per perorare la tesi di un Tambellini bis non sono certo scarni: dialogando con la Regione è stato fatto un nuovo ospedale, si è avviato il raddoppio ferroviario Lucca-Pistoia e poste le basi per gli assi viari ed il ponte sul Serchio, la sintesi della carica rossiana. “Qua a Lucca – osserva il presidente – i ‘Balilla moschettieri’ (chiaro il riferimento a Casapound) hanno ottenuto un risultato importante. Rispetto a questo dobbiamo essere più combattivi. Cosa fare? Lavorare sui temi della solidarietà ed accoglienza, reagire a chi vuole diffondere la cultura della divisione, a chi vuole mettere gli ultimi contro i penultimi. C’è da lavorare sulle case popolari, sulla cittadinanza: l’apporto che danno al mondo del lavoro i migranti è straordinario. L’integrazione non è facile, ma è la nostra prospettiva, da regolare ed indirizzare, ma è una sfida da vincere”.
Le cose fatte insieme ad un sindaco dialogante, ma pienamente autonomo, afferma Rossi, sono molteplici: “Qua è stato approvato un piano regolatore a tutela dei territori, la legge 65 è stata bene applicata. Ci sono tanti immobili da recuperare e state prendendo questa direzione. L’assetto idrogeologico è stato un altro punto di impegno e diventa importante soprattutto oggi, in una fase di siccità. Chi vi racconta che i problemi si risolvono in un giorno vuol dire che non ha mai lavorato. La Giunta Tambellini ha lavorato con impegno e passione su ogni fronte: temi sociali, cultura, sanità. Ovunque si sono registrati grandi passi avanti”.
Poi il presidente va a lambire chirurgicamente i singoli temi: “Nel bene e nel male – commenta – si è fatto un ospedale nuovo, con criteri moderni. Discusso e contestato? Sì, ora si polemizza su tutto e si corrode il tessuto sociale. Penso però che sia un ospedale che cura meglio. Ancora: si sta costruendo il raddoppio della ferrovia. E’ in corso, l’ultimo intervento fu fatto nel 1850 da Leopoldo secondo. Abbiamo messo 270 milioni noi, 200 li mettono le Ferrovie”. Quindi la promessa: “Entro la mia legislatura si concluderà il raddoppio della Ferrovia (cioè entro il 2020 ndr). L’anno prossimo parte il secondo lotto, che va da Montecatini a Lucca”.
Quanto agli assi viari, Rossi rassicura tutti: “Abbiamo investito 14 milioni per la realizzazione del ponte sul Serchio e 20 ne abbiamo dati per la circonvallazione. Ci sono stati dei rallentamenti con Anas, ma l’anno prossimo partirà tutto”.
Quindi l’appello al voto: “Senza dialogo e collaborazione è difficile fare le cose. A Lucca c’è saggezza. E’ saggio che un sindaco dopo il primo mandato faccia anche il secondo: la seconda volta è quella dove si dà il meglio, sei allenato, hai avviato le cose. Anche la Regione ha bisogno che il sindaco sia riconfermato. C’è pure un significato politico: la destra è particolarmente aggressiva. Loro sanno fare mucchio quando serve: noi bisogna saper fare altrettanto. Ci sono diversità all’interno della sinistra, ma ci vuole anche lungimiranza perché vinca uno schieramento con valori comuni. La Regione rossa? A me non interessa, ognuno scelga il colore che vuole. Sarebbe uno smacco rompere una continuità di buona amministrazione e di persone perbene. Quindi ventre a terra di qui a domenica”.
L’apertura era stata targata Tambellini, con il primo cittadino ancora in carica che ha rigettato le accuse di una città alle dipendenze di Firenze: “In questi giorni siamo stati attaccati pesantemente – ricorda – Lucca è stata definita Provincia di Firenze ed ho sentito altre amenità in serie. Io non dipendo da nessuno, sia chiaro. Senza Regione, senza dubbio, avremmo fatto meno: ricordo il pasticcio Piuss poi sbrogliato o i risultati raggiunti sui versanti della cultura, infrastrutture e sanità. Il servizio sanitario è stato offeso mai come in questi tempi, si offende anche chi ci lavora. Dalla collaborazione tra le istituzioni nasce la possibilità di una vita migliore, di nuovo lavoro per la gente. Pensate agli ultimi 800mila euro messi a disposizione per le Mura, dai quali sono nate cose importanti. Siamo sotto attacco smodatamente, senza l’educazione che è tipica di questa città, del suo sistema identitario, ma contiamo di farcela, domenica prossima, per continuare il lavoro iniziato. La barca è stata rimessa in pari, ora è tempo di cogliere i frutti di quanto fatto”.
Paolo Lazzari