Cordoni: “Dal nuovo sindaco risposte sul commercio”

21 giugno 2017 | 14:10
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Cordoni: “Dal nuovo sindaco risposte sul commercio”

Tradizionale assemblea annuale dei soci di Confcommercio imprese per l’Italia e province di Lucca e Massa Carrara, ieri sera (20 giugno), nel suggestivo e inedito scenario a cielo aperto dell’atrio di Palazzo Sani, sede lucchese dell’associazione. Diverse decine gli imprenditori intervenuti, in rappresentanza di tutti i territori di appartenenza dell’associazione stessa (Lucchesia, Valle del Serchio, Versilia, Massa Carrara): momento più atteso, la consueta relazione del presidente Ademaro Cordoni.

“Le sfide e i problemi sono stati e continuano ad essere molti – ha spiegato il presidente Cordoni  facendo una sorta di bilancio di questi ultimi dodici mesi – ma nell’ultimo anno stanno pervenendo anche segnali di fiducia per la nostra associazione. Mi sia consentito di ringraziare il direttore Rodolfo Pasquini, a nome dell’intera struttura, per l’importante e proficuo lavoro svolto in questi ultimi dodici mesi che ha prodotto numeri tali da collocare la nostra associazione ai primissimi posti per produttività in Toscana e non solo. L’augurio è di trasformare questi risultati in un punto di partenza”.
“Nel contesto di una riforma a nostro avviso negativa – continua Cordoni – Confcommercio ha lottato con caparbietà per creare una alleanza con Massa Carrara, al fine di evitare macro accorpamenti con province lontane da noi sia dal punto di vista geografico che da quello della conformazione imprenditoriale. Una volta deciso l’accorpamento a tre fra Lucca, Pisa e Massa Carrara, Confcommercio ha portato avanti febbrili trattative per far sì che la sede centrale della nuova Camera avesse sede in provincia di Lucca, contrariamente alle indicazioni che la assegnavano invece a Pisa. Risultato ottenuto: la sede centrale della nuova Camera di Commercio sarà a Viareggio. Ci tengo a precisare e ribadire inoltre come Lucca e Carrara non perderanno le loro attuali sedi, che manterranno inalterati i rispettivi servizi. Abbiamo seguito e seguiamo tutt’ora con la massima attenzione gli sviluppi elettorali – racconta – E ne sono chiara dimostrazione i due incontri organizzati e moderati direttamente dalla nostra struttura tenutisi con i due candidati sindaco di Porcari e con gli otto candidati sindaco di Lucca. Incontri per i quali ringraziamo i candidati ma durante i quali ai vari candidati sono stati sottoposti quesiti e temi che giudichiamo di fondamentale importanza. E per i quali, di conseguenza, ci aspettiamo risposte concrete dalle nuove amministrazioni comunali, a prescindere dal colore politico di appartenenza”.
“Per quanto riguarda i voucher credo sia una vicenda paradossale, dove a nostro avviso il merito è stato tralasciato e ha prevalso invece lo scontro ideologico sui fatti: anziché intervenire sugli abusi, i voucher sono stati cancellati con un colpo di spugna. Siamo d’accordo – prosegue Cordoni – con l’intervento del governo per regolare il lavoro occasionale, ma la soluzione parziale temiamo non colpisca il bersaglio. L’attuale stato delle cose penalizza soprattutto le piccole imprese, che di certi strumenti hanno invece assoluto bisogno”.
“Il turismo è da sempre un cavallo di battaglia di Confcommercio – spiega – in particolar modo della nostra associazione, che lo considera da anni come l’unico vero traino dell’economia locale. In questo senso, l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del piano strategico per il turismo è senza dubbio un provvedimento importante che ha visto anche il contributo di Confcommercio. Ci sono nodi vecchi da sciogliere, ma anche nuove rivoluzioni da portare avanti come ad esempio il testo unico del turismo della Regione Toscana, che assegna ai Comuni capoluogo di provincia la regia del settore. E questo rappresenta per Lucca e Massa opportunità straordinarie da non disperdere”.
“Siamo contenti delle rassicurazioni del ministro Calenda, visto che stiamo parlando di un tema non trattabile. L’aumento dell’Iva ridurrebbe infatti ancor di più e in modo drastico i consumi, incrementando la pressione su famiglie e imprese e penalizzando i redditi più bassi. Certo, sappiamo bene che la questione sia solo la punta di un iceberg. Il nostro è un sistema fiscale oneroso, complesso, ingiusto. Servono invece semplicità ed equità, in modo da assicurare stabilità e certezze attraverso un sistema che si giustifichi nei costi e sia comprensibile per gli imprenditori”.