Centrodestra, attacco a Baronti: “Ha fatto fallire l’aeroporto di Tassignano”

22 giugno 2017 | 13:50
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Centrodestra, attacco a Baronti: “Ha fatto fallire l’aeroporto di Tassignano”

Con nota congiunta, i coordinamenti comunali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alternativa Civica e Unione di Centro, rispondono alle dichiarazioni di Eugenio Baronti (leggi) che in vista del ballottaggio aveva dichiarato ieri (21 giugno) il suo voto per Tambellini contro una destra definita “becera, populista, razzista, inguardabile, con una presenza fascista estremamente pericolosa”. “L’evidente stato di difficoltà della sinistra, compresa quella più estrema, di fronte ad un risultato a favore di Santini domenica prossima al ballottaggio nel capoluogo, sta scatenando una ridda di dichiarazioni da ogni dove, comprese quelle l’intera giunta di Capannori insieme a certi personaggi che pretendono ancora oggi, di dare lezioni”, scrivono i coordinamenti di centro-destra.

“Ci riferiamo in particolare al ‘compagno’ Eugenio Baronti, uno degli ultimi comunisti rimasti, che vista l’incapacità amministrativa dimostrata, sventola la bandiera di un anacronistico antifascismo, perché, evidentemente, non può difendere un sindaco uscente per ciò che non ha fatto in cinque anni di amministrazione a Lucca. Capiamo – prosegue la nota – che Baronti sia mosso da questioni legate ad un possibile incarico. Vorremmo ricordare però che questo esponente della sinistra estrema, triviale, inguardabile e fuori dal tempo, è uno dei protagonisti insieme a Luca Menesini ed al suo predecessore Giorgio Del Ghingaro della catastrofica situazione in cui versa l’aeroporto di Tassignano, oggi praticamente già fallito. Centinaia di migliaia di euro, prelevati dalle tasche dei cittadini, per una struttura morta e sepolta sulla quale in tutti questi anni gli esponenti della sinistra capannorese, Baronti in primis, si sono inventati di tutto e di più, giusto per mantenere in piedi un carrozzone che da anni presenta bilanci in rosso. L’astronauta Baronti (ci scusiamo per l’accostamento con chi lo spazio lo conosce veramente) era arrivato a parlare di un centro aerospaziale proprio nei campi da granturco, dell’ormai ex aeroporto, giusto per proseguire in quella campagna di fumo negli occhi verso i cittadini ignari. Saranno contenti i fornitori lucchesi dell’aeroporto di Tassignano – sostengono i coordinamenti – dell’appello fatto da Baronti per Tambellini, visto che saranno costretti a recuperare, fra vent’anni, una minima parte degli importi che Baronti, amministratore delegato della società aeroporto, avrebbe dovuto dare e non darà proprio ai fornitori. Ma la cosa più grave è che, nonostante questa situazione di dissesto finanziario, invece di consegnare le dimissioni per evidente incapacità e dopo aver riscontrato il fallimento dell’ex aeroporto, Eugenio Baronti rimane al suo posto e continua a percepire l’indennizzo come dirigente inutile del niente. Proprio un bel biglietto da visita per questo statista politico che risponde al nome di Eugenio Baronti, che sostiene che non voterebbe mai Pd e poi s’inchina quando il capo lo chiama. Siamo certi che i cittadini di Lucca siano molto più intelligenti di ciò che pensa Baronti e comprenderanno perfettamente che Lucca non si può permettere altri cinque anni di amministrazione Tambellini. È inaccettabile che un amministratore corresponsabile di questo crack economico che pesa sulle spalle dei cittadini, possa ergersi a giudice che invita i lucchesi a votare Tambellini, dopo la sua esperienza fallimentare a Capannori, ma certamente fruttuosa per sue tasche. Queste ‘uscite illuminanti’ della sinistra a favore del sindaco uscente – concludono i coordinamenti – non fanno che confermare la necessità di un cambiamento. Una metamorfosi per la città, un rinnovamento a favore di Lucca e dei lucchesi, un’evoluzione positiva che non può che arrivare grazie a un voto massiccio per Remo Santini domenica 25 giugno prossimo. Non possiamo permettere ad una sinistra opportunista, come quella rappresentata da Baronti, di continuare a gestire maldestramente l’amministrazione pubblica nel comune capoluogo”.