Un gruppo di cittadini con Tambellini: “Alle urne per dire no alla cultura neofascista”

“L’elezione di un sindaco è un passaggio decisivo per la vita di una comunità e di una amministrazione. Si decide del presente e del futuro di un territorio. Quale è la posta in gioco? Innanzi tutto l’anima della nostra città, la sua identità e vocazione. Non si può lasciare il nostro comune come ostaggio di una aggressiva cultura neofascista, che sembra contagiare pezzi del nostro elettorato. Se questo è il pericolo, non ci si può astenere”. Il messaggio arriva da Massimo Toschi, Mery Baldaccini, Nelita Lilli Begliuomini, Rossana Caselli, Laura Di Simo, Luciano Domenici, Antonio Fratello, Fabio Greco, Luciano Luciani, Mariolina Lucignani, Enrico Marchi, Giuseppina Micheletti, Ferdinando Passalia, Enrica Picchi, Rosa Russo, Silvia Pettiti, Ilaria Sabbatini, Linda Severi, Sergio Talenti, Teresa Tosi, un gruppo di cittadini e politici che si rivolgono a quanti non hanno votato per il primo turno a Lucca lo scorso 11 giugno.
“La costituzione è la stella polare della nostra comunità, il suo fondamento e il suo orizzonte – prosegue la lettera aperta -. È compito di ogni cittadina e di ogni cittadino difenderla nei suoi valori essenziali, a partire dalla democrazia, dal lavoro e dalla persona. Non è possibile disertare e rinunciare perché è stato commesso qualche errore, perché è stata compiuta qualche scelta sbagliata. Non si torna indietro. La posta in gioco non permette tentennamenti. Dalla Costituzione discende l’impegno per i diritti sociali dei disabili, dei dimenticati, degli scartati, dei rifugiati, dei richiedenti asilo.
Di fronte al dolore del mondo che arriva a casa nostra non possiamo voltarci dall’altra parte. Il nostro Comune è stato visitato dal Presidente della Repubblica perché ha inscritto nella sua storia e nella sua cultura la solidarietà, la pratica dell’accoglienza e dell’incontro. È un bene prezioso e irrinunciabile. Per questo contiene in sé una tradizione di buon governo solidale. Oggi il voto assume una responsabilità grandissima e non ci si può permettere atteggiamenti di indifferenza. Non si tratta di lavarsene le mani, ma di fare delle nostre mani uno strumento di verità e di incontro, votando per il candidato sindaco che più e seriamente ha lavorato per cambiare pagina, per narrare oggi la pagina bella della nostra Costituzione. Per Alessandro Tambellini”.