Tambellini: “Ricomincio dal territorio e dal lavoro”

26 giugno 2017 | 11:59
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Dopo la vittoria, la pacificazione. Ma a patti chiari. Alessandro Tambellini nella prima conferenza stampa dopo la sua rielezione a primo cittadino tende la mano agli avversari politici ma chiede anche un atto di distensione dagli sfidanti: “In campagna elettorale – ha detto – c’è stato un clima di frattura profondo che deve essere ricomposto e che si dimostra anche nel dato numerico. Il sindaco, infatti, rappresenta coloro che l’hanno votato e coloro che non l’hanno vtieato. Serve pacificazione, collaborazione e unificazione, nonostante le posizioni contrapposte, nella direzione del bene della nostra citta. Ma serve anche un percorso di verità che attendo dalle persone che hanno provocato le fratture piu forti. Saró quindi il rappresentante di tutti, ma attendo parole veritiere su ciò che è stato e si è creato in queste settimane”.

Nella sede territoriale del Pd di via Barbantini il clima è di euforia dopo la festa. Arrivano alla spicciolata il segretario territoriale Patrizio Andreuccetti, il commissario del Pd comunale Stefano Bruzzesi, il consigliere regionale Stefano Baccelli e poi futuri consiglieri (alcuni dei quali probabili assessori) e semplici simpatizzanti. E’ il momento di celebrare il Tambellini-bis ma anche di interrogarsi sul momento politico e sugli errori che hanno portato a una battaglia così serrata al secondo turno.
A spiegare i motivi della rielezione, anche se sul filo di lana, è Stefano Bruzzesi, commissario del Pd comunale proprio alla vigilia dell’inizio della campagna elettorale per le amministrative: “Il centrodestra oggi – dice – non è composto da dei ragazzi come un tempo: Mugnai, Donzelli e Vescovi sono molto legati fra loro e hanno fatto un’armata forte. Sono tutti molto motivati e lo stesso candidato Remo Santini era un vero e proprio mastino, seppure alla guida di una coalizione molto spostata a destra”. “Noi – dice Bruzzesi – grazie ad Alessandro e a tutti coloro che si sono impegnati, abbiamo fatto vedere, dopo il primo turno, di avere le spalle grosse. Abbiamo saputo reagire e lo abbiamo fatto con l’intensificazione del porta a porta e del volantinaggio. E l’emblema è stata la serata di ieri con il candidato sindaco, ora sindaco a tutti gli effetti, circondato da tutti gli amici e i compagni. Non un candidato solo ma legato a tutti gli altri”. “Sono onorato – chiude – di fare il commissario qui anche se all’inizio pensavo che sarebbe stata una ‘tronata’, basta ricordare le condizioni in cui sono arrivato, con due parti del partito che non dialogavano fra di loro e uno scontro in atto all’interno del partito proprio sulla candidatura per le amministrative. C’è stata una grande attività da parte di questo Pd, a partire dal presidente della Provincia Menesini e passando per tutti i sindaci che in prima persona hanno contribuito a questo risultato”.
Patrizio Andreuccetti, segretario territoriale del Pd esalta il “modello Lucca” che, in controtendenza con il resto della Regione, conquista piazze storicamente del centrodestra, come ad esempio Altopascio l’anno passato: “Ha vinto il gruppo – dice – contro chi denigrava, anche puntando su discredito personale. L’ultima settimana è stata fatta di attacchi e utilizzi strumentali di situazioni di ogni tipo, come quella che ha riguardato Raspini e che si è risolta come un buco nell’acqua e il video dello sfogo del sindaco in cui dimostrava umanità dopo un attacco personale molto violento durante un confronto”: “Tutto questo – dice Andreuccetti – ha poco a che fare con la politica amministrativa. Da parte nostra, invece, è stata raccontata la città, mettendo in evidenza il percorso amministrativo e quello che vogliamo fare nei prossimi anni. Su questo abbiamo chiesto consensi, voti e condovisione di un percorso, senza nascondere valori di centrosinistra. Siamo partiti da difficoltà e divisione ma il confronto deve essere opportunità per far valere punti di vista differenti. Alla base c’è una cultura politica solida, un gruppo consolidato di giovani e meno giovani da mettere a disposizione della città per i prossimi anni. E in queste settimane abbiamo dimostrato la capacità di fare squadra. Qualcuno ha detto che si è vinto nonostante il Pd. In realta si è vinto grazie e soprattutto al Pd e a un gruppo forte, con un candidato sindaco credibile che vuole continuare a farlo. Una vittoria della coalizione tutta e di una città che guarda avanti e non indietro come gli avversari”.
Dal consigliere regionale Stefano Baccelli arriva un ringraziamento non formale al commissario Bruzzesi e al vicesegretario regionale del Pd, Antonio Mazzeo: “Credo – dice – che si debba essere onesti e che si possa parlare di una tornata elettorale deludente per il Pd e per il centrosinistra. A Lucca è arrivata una vittoria risicata in termini assoluti, ma politicamente straordinaria. Perché a Lucca non è mai scontato vincere con il centrosinistra, e si è sempre dovuto sudare”. “Il successo – dice Baccelli – è frutto dell’unità e premia l’impegno di Tambellini. Il resto ce lo abbiamo messo tutti, il Pd, gli altri, i sindaci dai Comuni vicini a quelli più lontani. Non ho memoria di una mobilitazione di questo tipo, fatta strada per strada e casa per casa”. “Nei prossimi giorni – chiude – serve una pacificazione della città perché Tambellini sarà il sindaco di tutti. Quello che consegniamo alla città, infatti, è un ottimo sindaco e un’ottima squadra di governo”.
Tambellini ringrazie a non guarda al passato al al futuro: “Mi preme fare – dice – un ringraziamento non formale a tutti quelli che si sono impegnati per questo risultato. A Lucca c’è stato un momento di tenuta della compagine di centrosinistra e una grande attivita da parte del Pd. Cosa ci differenzia rispetto agli avversari? Da parte nostra non c’è paura e chiusura, ma gerarchia di principi e valori di umanità. Per questo siamo pronti, menttendo al bando paure e preoccupazioni nel corpo sociale. I problemi ci sono, li sperimentiamo giornalmente ma siamo convinti che si risolvono con la collaborazione di tutti”.
“Da dove ripartiamo? – è la dichiarazione di intenti del primo cittadino – Dai quartieri che abbiamo definito social, ma dobbiamo prestare attenzione a tutto il territorio del Comune. Una volta rimessa la barca in equilibrio il Comune dovrà essere curato tutto e ogni assessore dovrà farlo con cadenza periodica stando nelle frazioni. Siamo poi la parte che presta attenzione al lavoro perché dal lavoro passa la dignita di tutti. È di questi giorni, ad esempio, la questione del rischio di posti di lavoro alla Conad di viale Diaz. Conto di prendermene cura presto, anche assieme al consigliere comunale Bindocci. Una volta chiuso il clima della campagna elettorale, che non doveva mai trascendere, come è successo, sul piano personale, è ora di rimettersi al lavoro”.

Enrico Pace