
Ufficio elettorale, l’impasse è superato. A entrare in consiglio comunale è l’esponente di SiAmo Lucca, Enrico Torrini. L’analisi delle normative, il calcolo con il metodo D’Hondt della ripartizione dei seggi, ha dato ragione all’interpretazione che voleva che fosse l’esponente della lista in appoggio a Remo Santini a far parte dell’assise di Palazzo Santini, a discapito dell’ex presidente del Consiglio, Matteo Garzella.
Ed è stata proprio la proclamazione degli eletti ad allungare le operazioni post elettorali che si chiuderanno con la conferma di Alessandro Tambellini come sindaco di Lucca, facendo partire tutte le procedure che, nell’arco dei prossimi venti giorni, porteranno alla convocazione del primo consiglio comunale del Tambellini-bis.
Ancora questa mattina Matteo Garzella era convinto di avere diritto al seggio in Consiglio così come gli altri candidati usciti sconfitti dalla consultazione: Remo Santini, Massimiliano Bindocci e Donatella Buonriposi. “La norma – ha detto Garzella – seppure scritta più per giuristi che per semplici cittadini, parla chiaro a mio parere. Anche perché il risultato sarebbe paradossale, vedendo l’elezione di quattro esponenti di SiAmo Lucca e di due di Forza Italia laddove le due liste hanno preso praticamente gli stesso voti. In sostanza l’ingresso di Santini in Consiglio dovrebbe sottrarre un seggio proprio a SiAmo Lucca”. Detto questo, prima che il nodo fosse sciolto il presidente puntava il dito sulla norma: “E’ possibile – si chiede – che in un paese in cui si vota più volte l’anno non sia stato ancora possibile scrivere una norma univoca e facilmente interpretabile che eviti queste discussioni post-elettorali?”.