Santi Guerrieri critica Santini: “Telefonate e sms dal Pd? Doveva parlare prima, ora la smetta”

“Mai si è vista così tanta propaganda post ballottaggio, che a colpi di fantasiosi slogan, infligge alla città un’ulteriore ferita visto che a guidarla c’è la sinistra”: con queste parole Marco Santi Guerrieri di Noi per Lucca critica Remo Santini, circa le accuse rivolte a Remaschi e Pagliaro del Pd e all’intenzione di rivelare registrazioni di telefonate e sms alla stampa.
“Finché si è parlato del sottoscritto candidato a sindaco preso letteralmente per i fondelli, con peripezie inimmaginabili, telefonate incrociate, incontri, scoop ed articoli apparsi sulla stampa relativamente ai contenuti di accordi intercorsi fra me, Santini e il suo portavoce Salvadore Bartolomei, accordi che preciso strettamente riservati ma non certo di inciuci allora andava tutto bene. Tutto in piazza, per accoppare il sottoscritto. Quando poi – prosegue Santi Guerrieri – a seguito della conferenza stampa del 16 maggio nella quale andai a spiegare i motivi della mia rinuncia a proseguire la candidatura a sindaco e portando prove scritte di quanto il capolista della coalizione di centrodestra mi aveva propinato, lasciandomi a piedi 20 giorni prima della consegna delle liste grazie al veto posto sulla mia candidatura imposto di Fratelli d’Italia, fu detto che Santini aveva fatto bene, perchè ero ingombrante, troppo di destra, ed altre fesserie. Da persona corretta anche se vi assicuro molto incazzato, non inviai alla stampa il contenuto originale di quei messaggi, che vi assicuro se messi tutti in fila su un tavolo, di male e rumore ne avrebbero veramente fatto tanto”.
“Nonostante ciò – spiega – fui comunque bersaglio di mille ingiurie, mi dettero addirittura dell’untore perché le mie dichiarazioni erano esplicitate contro il candidato di punta del centrodestra, che senza scrupolo alcuno mi aveva mandato a monte quattro anni di lavoro sul territorio cittadino ben svolto e soprattutto ben documentato, ovunque. Qualcuno disse addirittura che la mia esclusione dai giochi elettorali, era stata fisiologica come quella di altri e che comunque in politica accade, ma visto che oltre agli sms anche di telefonate da mostrare ne avevo a bizzeffe. Può capitare – afferma Santi Guerreri – che per vari motivi si debba registrare una telefonata, ma minacciare di esercitare il contenuto della stessa, neanche si fosse in udienza ad un processo penale è terribilmente scorretto e questo vale per chiunque voglia approcciarsi alla politica. Capisco che il tuo dire Remo sia dettato dalla rabbia che si ha in corpo quando accade qualcosa che ti ferisce e ti fa male: è lecito e questo è accaduto anche a me, ma la politica è fatta da moderazione, concertazione, bocconi amari da ingoiare e soprattutto, prendilo come consiglio, non è etico andar a sbandierare le telefonate ben custodite nella memoria di un cellulare, insomma il tuo è stato un approccio alla politica purtroppo iniziato male e finito peggio. Se avevi da dire avresti dovuto dirlo prima del ballottaggio e non dopo: pertanto, meglio smorzare i toni, abbattere i trascorsi e lavorare tutti assieme per il bene di Lucca. Ora, il centrodestra in consiglio comunale del quale ne sei degno esponente – conclude -, ha l’incarico assegnatovi dai cittadini di concentrarsi sulla citta’ e i consiglieri di riferimento necessitano di aver la testa sgombra dai problemi del passato per pensare fortemente al presente e mandare a casa Tambellini”.