
Inesattezze e falsità nelle affermazioni della ex consigliera comunale e attività del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi, sui compensi ai professori di Imt Casini e Catoni. Così si legge nella richiesta di rettifica arrivata dallo studio legale Gattegna di Roma, che pubblichiamo integralmente ai sensi della legge sulla stampa.
L’articolo dal titolo Imt, Giorgi (M5SS) all’attacco sui compensi dei professori Casini e Catoni, pubblicato in data 16 luglio 2016 contiene diverse inesattezze e notizie non vere riguardanti il professor Casini, ordinario di diritto amministrativo alla scuola Imt Alti Studi dal 14 dicembre 2015.
In via preliminare si evidenzia che l’interrogazione dell’onorevole vacca, ha trovato risposta da parte del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Tutto è pubblicato on line nei resoconti parlamentari.
Quanto all’articolo si rappresenta che il professor Casini non presiede la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, né ha alcun rapporto con tale ente, come invece è indicato nell’articolo; il professor Casini è in regime di tempo definito alla scuola Imt Alti Studi di Lucca e percepisce uno stipendio di circa 2050 euro netti al mese, il che equivale a circa 26600 euro netti l’anno e a circa 47400 euro netti lori annui, comprensivi della tredicesima mensilità. Di conseguenza il compenso annuo indicato dall’articolo, di 80mila euro, è falso; anche se ha optato per il regime a tempo definito il professor Casini adempio comunque allo stesso carico didattico per i docenti a tempo pieno; il professor Casini svolge l’incarico di consigliere giuridico del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo dall’aprile 2014, ossia da ben prima di essere chiamato come professore alla scuola Imt. Il compenso annuo per il suddetto incarico, che ha natura di consulenza a termine, è di 98miila euro lordi annui per l’anno 2017, mentre per l’anno 2016 e l’anno 2015 il compenso è stato di circa 80mila euro lordi annui; il professor Casini mai ha uindi percepito, dal ministero e da Imt, la cifra complessiva di 180mila euro l’anno indicata nell’articolo
In conclusione sfuggono le ragioni per le quali l’articolo, oltre ad aggredire situazioni fisiologiche nella docenza universitaria, come il fatto che le competenze di un professore possano essere messe al servizio anche delle istituzioni, abbia omesso di pubblicare i dati corretti, per di più facilmente reperibili on line.