Consani (SìAmo Lucca): “Trasparenza, le delibere restino visibili sull’albo on line”

La consigliera comunale di SìAmo Lucca Cristina Consani torna, dopo la campagna elettorale, sul tema della trasparenza amministrativa. Lo fa con una raccomandazione in apertura del secondo consiglio comunale dell’era Tambellini-bis.
“I consiglieri comunali di SìAmoLucca sono stati gli unici – dice – fra tutti i gruppi rappresentati, durante l’ultima seduta dell’assise di palazzo Santini, a presentare delle raccomandazioni al sindaco. Interpretando quindi da subito il ruolo di dare voce ai problemi dei cittadini. E’ stato affrontato il problema della trasparenza, vero tallone d’Achille degli ultimi cinque anni per l’amministrazione lucchese. ll precedente mandato amministrativo si è concluso con profonde polemiche e contestazioni verso l’amministrazione, accusata, a mio avviso con molte buone ragioni, del mancato confronto con le opposizioni e della scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini su punti fondamentali dell’azione amministrativa; oggi mi limiterò a richiamare, in questa mia raccomandazione, un punto importante, su cui mi auguro che l’amministrazione sappia compiere una svolta radicale”.
Consani traccia dunque una via da seguire: “Si tratta della pubblicazione delle delibere di giunta e di Consiglio – spiega – messe a disposizione dei cittadini sul sito del Comune; per una interpretazione errata del precedente segretario comunale, le delibere rimangono pubbliche sul sito del Comune per soli 15 giorni; una decisione presa sulla base di una sentenza del Tar del Friuli, che aveva dato giustamente ragione ad un cittadino che lamentava il mantenimento sul sito del Comune della delibera, poi superata, che gli aveva comminato una sanzione disciplinare; un caso particolare questo, che non poteva e non può, in alcun modo, essere generalizzato; tanto è vero che non viene applicata in tutti i Comuni; chiedo pertanto all’amministrazione, la stessa degli ultimi 5 anni, di ripensare a questa decisione che costituisce la negazione più evidente dell’obbligo di pubblicità e di trasparenza sugli atti fondamentali della pubblica amministrazione. Dopo che il sindaco, nella prima riunione, ha richiamato a lungo e con sincerità la lezione umana e civile di fratello Arturo Paoli, persona straordinaria a cui lo stesso ha detto di ispirare la sua azione politica, avendo avuto l’onore di conoscerlo personalmente ritengo di poter dire che se fratello Arturo Paoli fosse presente oggi in aula riterrebbe, la riposta alla mia raccomandazione, non solo legittima, ma anche doverosa; e si meraviglierebbe, anzi, che un sindaco che lo cita ad esempio, faccia difficoltà a rendere pubbliche informazioni necessarie per i cittadini, per i movimenti, per la gente”.