
Per Lucca e i suoi paesi torna all’attacco sulla raccolta dei rifiuti e propone che il sistema delle isole a scomparsa venga esteso anche a zone al di fuori del centro storico. “Un vecchio adagio – si legge in una nota – recita che il tempo è galantuomo; della veridicità di questa popolare convinzione abbiamo avuto prova anche in questi giorni a Lucca. L’assessore Raspini infatti, dopo cinque anni di lunghe meditazioni è finalmente giunto alla conclusione che il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta vada rimesso in discussione, almeno per il centro storico della città. Possiamo dunque dire che, finalmente, l’amministrazione comunale ha cominciato a prendere in considerazione quanto da anni Per Lucca afferma. Magari le meditazioni sarebbero potute essere un po’ meno lunghe. In tal caso ci saremmo risparmiati anni di schifezze e sacchetti per strada, una cosa che per un città turistica costituisce un danno di immagine notevole”.
“I cittadini devono sapere che quanto oggi, dopo lunga e colpevole inazione, la giunta Tambellini si appresta a fare – spiega ancora la nota -, era già stato in parte fatto e deciso dall’amministrazione precedente. Ai tempi di Favilla infatti erano già costruite 4 isole a scomparsa e pronti i progetti e i finanziamenti per realizzarne altre 11. Tambellini lasciò cadere il progetto utilizzando i soldi in altro modo. Ai nostri dinamici amministratori ci son voluti cinque anni per capire che le cose non andavano e per tornare indietro. Per Lucca non solo ha sempre avversato il porta a porta in centro, ma nutre forti dubbi anche sulla sua opportunità per il resto del territorio. Il porta a porta è costosissimo ed ha richiesto l’assunzione di moltissimi operatori. I costi del porta a porta li pagano i cittadini i quali hanno visto aumenti continui della tariffa e questo in tempi di crisi e quindi di difficoltà a far quadrare i conti delle famiglie. Per Lucca ritiene che si debba estendere il sistema delle isole a scomparsa anche ai grossi quartieri del suburbio. In questo modo avremmo una città e delle periferie pulite e costi compatibili. Chissà, magari tra una decina d’anni qualcuno ci darà ragione”.