
Approvata a maggioranza dall’aula la legge che stabilisce le disposizioni “per la successione della Regione Toscana nei beni e nei rapporti della provincia di Lucca conseguenti il riordino delle funzioni provinciali, e per la conclusione del processo di riordino”. Come ha spiegato il presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrandola l’atto in Consiglio, con la proposta di legge, relativa alla provincia di Lucca, si vuole concludere il trasferimento dei beni mobili e dei rapporti onerosi dalle province alla Regione.
“In mancanza di una intesa tecnica e del conseguente accordo, la giunta regionale lo scorso 3 aprile, seguendo le procedure previste dalla legge, ha deliberato una proposta di accordo trasmesso alla provincia interessata il 18 aprile – ha detto Bugliani –. La provincia di Lucca non ha inviato osservazioni, o richieste di integrazioni, per cui la proposta di legge contiene la disciplina per la successione”.
Nel quadro più complessivo di riordino, si introducono alcune modifiche anche alla legge regionale. In particolare in sede di verbale di consegna, si possono trasferire ulteriori beni mobili. La previsione cerca di semplificare la procedura, evitando di dover formalizzare accordi integrativi. I verbali di consegna sono redatti tra parti consenzienti. Questa previsione viene estesa ai beni mobili della città metropolitana e delle altre province.
Viene introdotta una norma di chiusura sul riordino del personale, prevedendo la possibilità di accordi integrativi per l’eventuale trasferimento di personale aggiuntivo, qualora emergano esigenze organizzative particolari per l’esercizio delle funzioni trasferite.
L’aula anche ha approvato, sempre con il voto favorevole della maggioranza, un ordine del giorno collegato presentato dal Pd, che vede come primo firmatario Stefano Baccelli. L’atto impegna la giunta regionale ad attivarsi perché nel processo di gestione e tutela dell’area naturalistica del lago Sibolla, situato nel Comune di Altopascio, si valuti la messa in atto di azioni tese a valorizzare anche le altre zone umide della provincia di Lucca, inserendole in un percorso che tenga presente le esperienze e gli studi fatti dall’amministrazione provinciale, dai comuni e dalle associazioni ambientaliste. Inoltre l’ordine del giorno individua la riserva naturale del lago di Sibolla come “luogo di testimonianza a piccola scala di sistemi palustri più ampi”. Baccelli ha sottolineato come la Provincia di Lucca “abbia impiegato risorse ed energie per creare un centro visite a Sibolla e come questa realtà vada tutelata e valorizzata”.
Il commento di Baccelli
Viene disposto a titolo gratuito alla Regione il trasferimento delle proprietà di beni tra cui il Centro visite Sibolla ad Altopascio che prevede la stipula di un protocollo d’intesa sulle attività da svolgersi per la valorizzazione della riserva naturale. Proprio nell’ambito di questo protocollo d’intesa Baccelli insiste sulla necessità di valorizzare tutte le aree umide, in un percorso che tenga presente le esperienze e gli studi effettuati dall’Amministrazione provinciale, dai Comuni e dalle associazioni ambientaliste. “Nel corso degli anni la Provincia di Lucca – dice il consigliere regionale – ha dato il via ad un progetto di valorizzazione della riserva naturale di Sibolla finanziando e realizzando una serie consistente di lavori, fra i quali la costruzione del centro visite e la creazione di specifici percorsi, mettendo in campo un’opportunità di sviluppo per l’intera riserva naturale. Nel passaggio di beni e competenze dalle province alla Regione credo quindi sia fondamentale non disperdere questo patrimonio di conoscenze pubbliche, realizzato ricostruendo uno spazio con microhabitat di alberi e macchie di arbusti rappresentativi di tutta la flora presente nell’area, comprese specie ad oggi scomparse del paesaggio locale, il tutto inserito in un contesto di percorsi didattici esplicativi rivolti sia alle scuole che ai visitatori. Un modello che potrebbe essere utilizzato anche per altre aree con caratteristiche simili, per cui penso sia importante non limitare lo sforzo della Regione e degli enti locali alla sola Sibolla ma ampliare alla possibilità di tutelare e valorizzare tutte le 30 zone umide della provincia di Lucca che costituiscono un patrimonio prezioso per il nostro territorio. Altresì importante credo sia coinvolgere i Comuni e le associazioni ambientaliste nelle gestione delle varie aree, mettere in campo insomma un percorso che tenga presente tutti gli attori interessati a partire dalle esperienze e gli studi effettuati dall’amministrazione provinciale”.