Chiari (Fdi) a Consani: “Rinunci a gettone presenza”

27 luglio 2017 | 13:52
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Chiari (Fdi) a Consani: “Rinunci a gettone presenza”

Rimborsi viaggio ai consiglieri, prosegue la polemica. Fratelli d’Italia stavolta risponde alla consigliera Cristina Consani (SiAmo Lucca), che aveva stigmatizzato la richiesta fatta ai capigruppo da Nicola Buchignani: “Mi fa e ci fa molto piacere – dice Marco Chiari – quanto da lei scritto, siamo d’accordo con lei che essere consigliere sia un sogno e che bisogna far qualcosa per la città e che “spese inutili… rappresentano un atto di responsabilità verso coloro che ci hanno dato fiducia”. Finisce la stessa con la seguente frase “ raccerò il mio percorso seguendo questa direttrice”. Benissimo, concordo pienamente con lei su tutto ma sono in completo disaccordo sui contenuti riferiti al nostro consigliere. Dimostra di non avere capito il senso, credo di averlo spiegato molto bene, doveva essere disattenta durante la lettura. I soldi, come rimborsi, spettano per legge, evidenzio nuovamente poche centinaia di euro in capo ad un anno, e noi come partito vogliamo che il nostro rappresentante in Consiglio li pretenda, come gli spetta, e, come dichiarato, saremo i primi a devolverli in opere socio-umanitarie”. “Lasciarli nelle casse del Comune – spiega ancora Chiari – equivale a non fare niente per i cittadini. Comunque, come scrissi, libera scelta alla sensibilità di ogni consigliere. Mi sorge però spontanea una domanda, perché se la stessa pensa e dice che “la razionalizzazione delle spese…” “…sono un atto di responsabilità verso coloro che ci hanno concesso la loro fiducia” non rinuncia anche al compenso di consigliere comunale? Forse perché è una cifra nettamente superiore a quelle dei rimborsi spese?”. 
“Altra considerazione che faccio – conclude Chiari – Solo oggi si è accorta di stare vicina alle necessità dei cittadini, ma quando era nel consiglio di amministrazione del Giglio e quando successivamente per tale incarico furono eliminati i compensi e la stessa fu assunta a tempo determinato dalla Lucca Holding Spa perché non ha mai rinunciato a percepirli? Compensi che raggiungevano, al contrario dei rimborsi spese, varie migliaia di euro. A quel tempo la Consani non sentiva la necessità di venire incontro ai cittadini?”.