
Una votazione lunga, fatta articolo per articolo anche se il regolamento del Consiglio non lo prevede per gli statuti. Così è arrivato l’ok all’adeguamento dello statuto di Sistema Ambiente secondo le nuove disposizioni normative della legge Madia. Modifiche che, come ha spiegato l’assessore Lemucchi, sono già state effettuate per gli statuti di Erp, Gesam Luce e Gas (ma non per l’attuazione della Madia) e le altre società in house: “L’adeguamento – ha spiegato Lemucchi – non ha riguardato Polis e Polo Energy perché in liquidazione. Restano da adeguare le società miste come Gesam Spa, Gesam Energia e Gesam Luce e Gas. Ma visto che il termine per l’adeguamento del 31 luglio è ordinatorio e quindi non prevede alcuna sanzione abbiamo deciso che affronteremo le modifiche solo dopo che il Consiglio avrà approvato la revisione straordinaria delle partecipate che avrà ad oggetto in particolare la ristrutturazione al gruppo Gesam”.
Nel merito lo statuto di Sistema Ambiente è stato omologato con i dettami della legge Madia: “In particolare – spiega Lemucchi – si è intervenuti sulla composizione del cda, ridotto a cinque membri. Sono poi stati inseriti requisiti di incompatibilità e inconferibilità per i consiglieri di amministrazione, si è previsto che la figura del vicepresidente sia un mero sostituto del presidente, senza compensi aggiuntivi. C’è il divieto dei gettoni di presenza ai componenti degli organi sociali dopo il mandato così come ogni possibilità di trattamenti di fine mandato. La revisione contabile dovrà essere affidata a una società iscritta nel registro delle imprese e non al collegio sindacale. Abbiamo infine inserito il documento di valutazione del rischio di crisi aziendale e il report semestrale dell’attività dell’ente. Si tratta di una previsione facoltativa che abbiamo previsto per monitorare l’andamento. Inoltre c’è il richiamo al regolamento di gruppo approvato nel 2014”.
Il consigliere del Movimento Cinque Stelle punta il dito sulla composizione societaria, aprendo una sorta di dibattito parallelo sul futuro di Sistema Ambiente, società di gestione dei rifiuti nel Comune di Lucca in salvaguardia fino al 2029. Il tema è quello della importante presenza del privato che, pur essendo minoritario, ha la possibilità di esprimere il presidente del Cda. Categorico, e critico, in questo senso l’assessore Lemucchi: “Il socio privato – ammette – per problemi economici che sta attraversando, rappresenta per noi un problema, soprattutto dal punto di vista creditizio. Ci dà dei problemi e, lo dico chiaramente, noi ne faremo volentieri a meno. Ma, per evitare di confluire in Reti Ambiente prima della salvaguardia, ipotesi che per noi è al momento da scongiurare, in caso di uscita del socio privato bisognerebbe trovarne un altro che ne acquisisca le quote”.
Annunciano il voto favorevole sulla pratica Buonriposi (Lei Lucca e Rinascimento Sia) e Pd. Si astiene Buchignani (Fratelli d’Italia), che avrebbe preferito un maggiore approfondimento: “La riduzione del cda e la riduzione delle spese è sicuramente un’ottima cosa, ma sono convinto che per amministrare ci vogliono le teste buone nei posti giusti. Per farlo devono perderci del tempo e per farlo devono abbandonare il proprio lavoro e per questo devono essere remunerati”. Bianucci (Sinistra con Tambellini) annuncia il voto favorevole del gruppo proprio per l’accelerazione sul tema della razionalizzazione delle spese.
Dopo una breve capigruppo straordinaria si decide di votare articolo per articolo. Gli articoli vengono votati compattamente dalla maggioranza e da Donatella Buonriposi. Qualche distinguo, con voto contrario, per Bindocci (M5S) che vota contrario a tutti gli articoli che prevedono la nomina e i poteri del presidente del consiglio di amministrazione scelto dal socio privato.