
E’ passato Ferragosto, gli ultimi scampoli di vacanze si stanno per spendere, salvo che per i ritardatari ma intanto una nuova stagione politica sta per cominciare. E gli appuntamenti non mancano, fin da subito, per infiammare il dibattito e riaccendere le polemiche sopite dall’estate dopo una campagna elettorale dai toni alti e finita con un testa a testa che ha premiato Alessandro Tambellini per una manciata di voti.
Ma forse non è tanto dall’opposizione, almeno per ora, che si deve guardare il sindaco eletto per il suo secondo mandato. Perché ci ci sono alcuni appuntamenti politici che potrebbero cambiare gli equilibri anche all’interno della coalizione che sostiene il neosindaco. Il più rilevante, senza dubbio, riguarda il Partito Democratico. Si apre, infatti, fra settembre e ottobre la fase dei congressi. Che dovrà portare alla nomina del nuovo segretario territoriale e del nuovo segretario comunale, chiudendo così una lunga fase di commissariamento del partito in mano a Stefano Bruzzesi. Per ora il dibattito rimane sottotraccia e non ci sono candidature ufficiali. Ma il tentativo è quello di evitare quanto successo nell’ultimo quinquennio in cui lo scontro interno fra le correnti del partito ha finito per condizionare l’attività della giunta in una perenne dinamica renziani-non renziani che alla fine non ha giovato a nessuno. Il tentativo, dunque, è quello di tentare di emulare quanto successe a Capannori quando alla guida del partito comunale, dopo una fase conflittuale, venne chiamata Lia Micciché, non ascrivibile a nessuna area precisa e garante della dialettica interna al partito. Se non si dovesse trovare la quadra, però, e dovessero prevalere i numeri, potrebbe essere nuovamente testa a testa e la vittoria di questa o di quella corrente alimentare una frattura mai sopita all’interno del Pd. Per non parlare di chi, da tempo, sta meditando di intraprendere nuove strade, si chiamino Articolo 1, Insieme o Campo Progressista.
La fase congressuale, peraltro, sarà immediatamente precedente al cammino che porterà alle elezioni legislative del 2018. E anche qui sarà scontro per un posto in lista, che ci siano preferenze o listino bloccato, e potrebbe non essere escluso il ricorso alle primarie per scegliere i candidati a Senato e Camera dei Deputati.
Nel frattempo, comunque, dovrà prendere il via in maniera decisa l’attività amministrativa della giunta Tambellini-bis. Primo passaggio sarà quello della composizione delle commissioni consiliari. Delle otto presidenze una toccherà all’opposizione (controllo e garanzia), le altre dovrebbero essere assegnate per la maggior parte al Pd (4), due a Lucca Civica e una a Sinistra con Tambellini, seguendo un po’ quello che è stato il risultato elettorale. Fra queste quasi certa la presidenza della commissione lavori pubblici per l’ex assessora Francesca Pierotti. Non dovrebbero ricoprire ruoli di presidenza di commissione, invece, i consiglieri già delegati dal sindaco per temi specifici ovvero Guidotti (lavoro) e Petretti (sanità).
Ma oltre alle dinamiche interne sarà anche un autunno caldo per l’atteggiamento delle opposizioni. Come si è già intuito nei primi consigli comunali, infatti, centrodestra e Movimento Cinque Stelle non faranno sconti alla maggioranza. E in più c’è sempre pendente unricorso al Tar sul risultato elettorale che, Viareggio insegna, mantiene comunque in fibrillazione per i possibili esiti.
Ferragosto è appena passato, si vivono gli ultimi scampoli di vacanza. Ma il dibattito politico è di nuovo pronto ad entrare nel vivo.