
Scissione Gesam, dopo il dibattito di ieri in commissione partecipate interviene il presidente, Claudio Cantini (Lucca Civica) che risponde all’intervento di Martinelli (FI): “Il consigliere Martinelli, nel goffo tentativo di farsi pubblicità e dopo essersi attribuito il merito, durante la campagna elettorale, degli oltre trenta interventi pubblici e delle denunce grazie alle quali il gruppo di Forza Italia, spalleggiato a Roma dal senatore Altero Matteoli, era riuscito a impedire la realizzazione dell’annunciata scissione asimmetrica di Gesam Spa – dice Cantini – non si rende conto che la realizzazione di tale progetto dell’amministrazione Tambellini va avanti, ma con imbarazzante risolutezza continua, nonostante tutto, a rivendicare la vittoria politica di chi, come lui, si è battuto a testa bassa per l’assoluto mantenimento dello status quo in Gesam SpA e nelle sue controllate”.
“Come componente della maggioranza – prosegue Cantini – Lucca Civica può confermare che la scissione asimmetrica di Gesam, già prospettata al consiglio comunale nel primo mandato Tambellini, sarà portata avanti con più decisione di prima, sia pure con l’unica variante che le azioni che attualmente Gesam Spa detiene nella società commerciale Gesam Gas & Luce, non passeranno più a Lucca Holding come originariamente previsto, ma saranno immediatamente privatizzate, cioè cedute al mercato con procedura di pubblica evidenza, in ossequio alle nuove perentorie disposizioni del testo unico Madia”.
“La nostra amministrazione e la holding – spiega il presidente – hanno difatti individuato questa come la strada più conveniente per l’interesse pubblico, oltre che sostenibile per le finanze dell’ente, per superare le varie problematiche e la non rispondenza degli affidamenti di alcuni servizi alle leggi dello Stato; illegittimità create negli anni da coloro che si ergono a paladini difensori del “sistema Gesam” e che chiedono, anche oggi, di perseverare nell’illegalità e di contravvenire alle norme vigenti, in particolare al succitato testo unico Madia sulle società partecipate. In altre parole, per quanto riguarda i servizi cimiteriali e i contratti Sinergo e Calore (illuminazione pubblica e riscaldamento edifici pubblici), saranno riportati all’interno del Comune, senza fuoriuscita di denaro dalle casse comunali, ma con un semplice concambio di azioni che non modificherà sostanzialmente l’assetto societario di Gesam spa, nel quale il Comune vedrà ridurre la sua quota di partecipazione dal 59,7% al 58,3% circa, non perdendone alcuna prerogativa di controllo. Quanto alla decisione di vendere il pacchetto azionario di maggioranza della società commerciale Gesam Gas & Luce, l’ipotesi iniziale prevedeva che, per effetto della scissione asimmetrica, tutte queste azioni passassero da Gesam Spa a Lucca Holding, la quale avrebbe potuto valutare se procedere o meno alla relativa compravendita. Ora che il nuovo Testo Unico pone perentorie restrizioni al possesso di partecipazioni del genere, non essendo più ammissibile che un socio pubblico partecipi ad attività con scopi essenzialmente commerciali a fini di lucro, diviene obbligo procedere quanto prima alla loro alienazione”.
“Mentre il Comune sta per realizzare, dopo averlo spiegato sia all’Anac sia all’Antitrust, il suo originale progetto di scissione asimmetrica – conclude – Martinelli comunica che grazie a lui, al senatore Matteoli e al gruppo di Forza Italia il “costrutto” ideologico su cui si basavano gli ideatori di questa operazione sarebbe inesorabilmente naufragato, tanto da prospettare nuovi interessanti orizzonti d’impegno politico per chiunque voglia ancora battersi per il mantenimento della situazione attuale nell’azienda locale del gas. A questo punto i casi sono due: o Martinelli non ha ancora capito cosa sia una scissione asimmetrica, del tipo di quella che l’amministrazione si appresta ad autorizzare, oppure l’ha capito benissimo e si lancia in un ultimo disperato tentativo di aggregare attorno a se coloro che a vario titolo avrebbero interesse al mantenimento più a lungo possibile del groviglio di affidamenti e situazioni illegittime che conosciamo, in spregio alle vigenti disposizioni in materia di società partecipate con capitali pubblici. Noi non ci stiamo e andremo avanti sulla via intrapresa dall’amministrazione Tambellini per riportare le aziende partecipate del nostro Comune nel pieno rispetto delle norme vigenti”.