Scissione Gesam, scontro sulla vendita di ‘Gas e Luce’

Lucca Holding che resta saldamente al vertice, tre società in house al di sotto, altre tre società di servizi miste ed almeno due in attesa di cessione. E’ il quadro – meno ramificato rispetto al passato – che affiora dalla proposta di delibera di razionalizzazione delle società partecipate dal Comune di Lucca, oggi (5 ottobre), nell’apposita commissione. Un affresco che viene tratteggiato dall’assessore Giovanni Lemucchi, coadiuvato dal dottor Andrea Bortoli e dalla dottoressa Laura Bonaccorsi (per Lucca Holding), puntualmente pungolati dalle forze di minoranza, che eccepiscono – sopra ogni cosa – l’opportunità ed anche l’originalità dell’operazione che concerne il gruppo Gesam.
La delibera risale al marzo 2015 e, oggi, si cerca di portare a compimento il progetto complessivo.
“Riguardo alla delibera di razionalizzazione – esordisce Lemucchi – tutto è andato in porto escluso il gruppo Gesam, in ordine al quale era prevista una scissione asimmetrica. C’è stato un percorso di interlocuzione ed approfondimenti, è servito almeno un anno per interfacciarsi con Anac e le altre istituzioni. Con la definizione del nuovo testo unico Madia siamo arrivati in prossimità delle elezioni e tutto è stato rinviato ma adesso è il momento di procedere”.
La delibera di razionalizzazione – viene spiegato – rimette a fuoco il discorso della scissione asimmetrica del gruppo Gesam in forma rivista rispetto al 2015: non ne fa parte Gesam Gas e Luce, che rientra tra le società che l’amministrazione deve alienare, considerata la sua natura prettamente commerciale. Tra le operazioni da segnalare, Lemucchi si sofferma sull’accorpamento tra Itinera e Metro e ricorda il passaggio di partecipazioni di Lucense e Sistema Ambiente sotto Lucca Holding.
Il quadro della partecipate del Comune di Lucca dopo la revisione straordinaria vede la Lucca Holding – su questo i dubbi sono stati fugati dal testo unico – rimanere al vertice con ruolo di indirizzo e coordinamento. Al di sotto, ecco 3 società in House, partecipate al cento per cento dal Comune Lucca: Holding Servizi Srl (che svolge riscossione tributi ed altre attività correlate); la Metro srl, che si fonde insieme a Itinera; Lucca Crea (prodotto della fusione tra le vecchie Lucca Comics & Games, Museo del fumetto e Polo Fiere).
Poi, nel quadro complessivo, ci saranno anche 3 società di servizi miste (con partecipazioni pubblico – private): si tratta di Geal, Sistema Ambiente e Gesam Reti Spa (la nuova società che nasce dalla scissione del Gruppo Gesam, che resta proprietaria soltanto delle reti).
Altra società rispetto alla quale il Comune mantiene una partecipazione è Farmacie Comunali: “La concessione sulle farmacie scade nel 2029 – commenta Lemucchi – poi il Comune rientra in possesso delle farmacie. Nel frattempo, abbiamo ritenuto opportuno mantenere un controllo ed una presenza nel cda”. Resta anche la partecipazione in Ctt Nord e rimangono, fino a quando non sarà possibile alienarle, le piccole partecipazioni in Porto Toscano Vespucci e Fidi Toscana spa.
L’opposizione, però, appare tutt’altro che convinta in ordine alla vicenda che coinvolge il Gruppo Gesam e, inoltre, in relazione alla fusione tra le società Metro e Itinera.
“Il presidente della commissione Cantini – attacca Marco Martinelli – ha preso una cantonata rispondendo sulla stampa alle nostre precisazioni sulla scissione di Gesam. Infatti la documentazione trasmessa dall’amministrazione e quanto affermato anche da Bortoli nella precedente commissione confermano che l’attuale progetto di scissione di Gesam è differente da quello originario, stoppato grazie all’azione del gruppo di Forza Italia attraverso gli esposti ad Anac e autorità garante della libera concorrenza e del mercato. Infatti, con il progetto di scissione che oggi è in esame alla riunione di commissione, si prevede di scambiare tra Lucca Holding e Toscana Energia solo 1,7% di azioni, quindi con il post scissione LH passerà a circa il 58% e Te a circa il 41 % mentre nella precedente e originaria ipotesi di scissione Te sarebbe passata al 49% e LH al 51% di Gesam Spa. Inoltre nella originaria versione di progetto di scissione era previsto il successivo conferimento delle reti di Te in Gesam Reti e Lucca Holding avrebbe perso il controllo della società”.
Martinelli è poi entrato nel merito della delibera. “Considerato il principio dell’autoconservazione dell’atto amministrativo in base al quale un atto una volta che viene emesso o viene impugnato dal Tar o altro oppure è pienamente efficace e considerate le giustificazioni che il Comune ha avanzato all’Anac sulla convenienza economica nel mantenimento dei contratti cimiteriali sinergo e calore rispetto alla revoca o annullamento”. Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio ha chiesto, inoltre, perché i servizi non restano all’interno del gruppo Gesam ed il motivo per cui non si è pensato a vendere Gesam Gas e Luce in prossimità della gara. “La vendita di Gesam Gas e Luce – conclude Martinelli – come si riverbera rispetto ai disservizi per il cittadino? Infine, perché all’interno della scissione è rientrata anche la sede di Gesam Spa che passa dalla Gesam Spa a Lucca Holding Servizi?”.
“Le quote – replica subito il presidente della commissione Claudio Cantini (ed i toni si fanno accesi) – cambiano perché Gesam Gas & Luce viene venduta e non rientra nel discorso della scissione asimmetrica”. La consigliera Consani, inoltre, non è affatto convinta dalla bontà dell’incorporazione di Itinera con Metro srl e chiede, in questo senso, perché non si è pensato alla fusione con la più grande Crea srl.
Il pentastellato Bindocci, ancora, sindaca la necessarietà dell’operazione Gesam. “Come mai si vende Gesam Gas e Luce? E’ una vostra libera interpretazione della norma – afferma – e inoltre, serve riflettere seriamente sulle conseguenze di queste operazioni: fare le cose in fretta e furia, senza un progetto chiaro, è un problema politico”.
Le repliche, a cura di Bortoli e Lemucchi, sono improntate ad un discorso sia normativo che politico: “Già il nostro programma del 2012 – riprende l’assessore – prevedeva, come primo punto politico, di far rientrare le partecipate in un discorso di legalità, dopo l’utilizzo che ne è stato fatto dal 2000 al 2010”. E, riguardo alle eccezioni sollevate dalla consigliera Consani: “C’è un disegno complessivo sulla promozione della città. Stiamo pensando alla fattibilità di un nuovo ente in cui far confluire tutto questo, che è allo studio: potrebbe essere una Fondazione, ma certamente si tratta di un’operazione complessa. Crea? Sono già carichi di attività da gestire – la replica – e si correrebbe il rischio di andare a compromettere l’attività principale, legata alla manifestazione Lucca Comics & Games”.
A Bortoli, invece, il compito di tirare le fila riportando il discorso sul piano normativo. “Lucca Holding – precisa subito – è destinataria di una delibera che, forse, può essere migliorata sotto qualche aspetto. Il gruppo Gesam? Il progetto è stato modificato a seguito dell’approvazione del testo unico sulle società partecipate. Se fosse stata approvata la prima versione la Gesam Gas e Luce sarebbe passata al Comune, che avrebbe beneficiato della eventuale plusvalenza, questo l’ho sempre detto. Perché i servizi non rimangono nel gruppo Gesam? I servizi generali possono essere dati in legalità a soggetti totalmente pubblici. Lo smantellamento dei rami aziendali Sinergo, Calore e dei servizi cimiteriali avrebbe creato un danno al pubblico interesse. Il gruppo Gesam, in generale, ha espresso la sua volontà di mettersi in legalità. Itinera e Metro? Il decreto Madia prevede lo scioglimento, non deve essere fusa per forza Itinera con Metro, poi ci sono le scelte politiche”.
Paolo Lazzari