Bindocci: “No alla vendita di Gesam Gas e Luce”

6 ottobre 2017 | 18:09
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Bindocci: “No alla vendita di Gesam Gas e Luce”

“Privatizzazioni Gesam Gas e Luce? No, grazie. E che sia obbligatorio farla così è tutt’altro che scontato. Su Itinera e sul turismo si improvvisa”. E’ questa la sintesi della posizione che Massimiliano Bindocci, consigliere comunale M5S, assume sulla riorganizzazione delle partecipate del Comune di Lucca.

“Sulla questione Lucca Itinera – osserva Bindocci – la cosa sconvolgente è che non è emersa nessuna particolare progettualità sul turismo e su Itinera. si ragiona ma si naviga a vista. Accorperanno la società in Metro, garantendo la assenza di problemi occupazionali, ma ad una domanda sulla opportunità di dare ad Itinera un ruolo strategicamente attivo nel turismo e di ripensarne il funzionamento, mi è stato risposto dall’assessore candidamente di sì, ma che siamo ancora nella fase delle idee e dei progetti. Il programma e la campagna elettorale erano i momenti per queste riflessioni – incalza Bindocci -, che ci si inizi a pensare adesso è gravissimo, perché se tutto va bene si perderà ancora tempo intanto si faranno le cose senza sapere bene in che direzione andare, o meglio solo perché c’è lo obbliga la legge. Fermo restando che la chiusura di Itinera e la sua incorporazione in altra realtà è comprensibile, sarebbe utile anche un minimo progetto industriale”
Poi la questione Gesam Gas e Luce. “Il Comune dice che l’operazione è obbligatoria per la legge Madia, proprio quella che prende il nome dalla ministra che si sarebbe laureata alla Imt con una tesi sulla quale ci sono state note polemiche, tanto che consiglierei di nominare la legge (almeno per i non detrattori)  con il numero, vista la pessima fama a Lucca della ministra Pd. Detto ciò l’interpretazione della normativa nel senso che dice la amministrazione non è pacifica ed è condivisibile solo in parte – sostiene Bindocci -. I pareri e le sentenze comunitarie citate sono precedenti alla legge in questione e su casi non totalmente paragonabili. Inoltre le modalità di una eventuale cessione o concessione della attività dovrebbero essere discusse in modo più approfondito.  Si dovrebbe pensare a garantire un servizio adeguato alla cittadinanza. La sensazione invece è che il giochino della cessione asimmetrica che vede passare alla Lucca Holding quei settori (cimiteri, ecc) non strettamente commerciali, sia prodromico ad una mera messa all’asta di quote societarie di ciò che resterà in Gesam Gas e Luce, e il diritto di precedenza di Toscana Energia rende queste sensazioni suffragate da elementi di diritto e da brutte sensazioni. Si tratterebbe poi di una cessione definitiva a cui la amministrazione potrebbe provare a mettere qualche paletto, ma la azienda per il Comune di Lucca ed i suoi cittadini sarebbe perduta. Il passaggio di una azienda fiore all’occhiello del territorio al privato lascia già immaginare tutta una serie di sofferenze occupazionali, difficoltà per il cittadino nei servizi ed inevitabili aumenti dei costi.  Dico questo perché i precedenti sono chiarissimi, anzi forse non esiste un precedente in Italia in cui una privatizzazione abbia portato esiti differenti, si pensi a Telecom, Alitalia, i pezzi di Enel, ma vale anche per molte altre realtà. Pagano lavoratori e cittadini, e di solito la mancanza di investimenti dei privati costringe il pubblico a tenersi i costi di gestione, mentre il privato incassa gli utili della distribuzione. La logica delle privatizzazioni di certi servizi ha portato solo profitti ai privati, una diffusa presenza  di imprese poco serie nei servizi e costi oltre che svendite dei gioielli di famiglia per le amministrazioni. Le possibilità di danni erariali che l’amministrazione dice di voler scongiurare con la privatizzazione sono solo teoriche – aggiunge -. Insomma a nostro parere quello che è emerso in commissione è che la privatizzazione è una mera scelta politica che utilizza come pretesto la legge Madia. E su questa scelta non siamo d’accordo. La sinistra una volta era contraria alle privatizzazioni, il concetto di servizio pubblico era importante, invece adesso la logica è ben diversa. Su Lucca poi si impone un problema ulteriore quello di una azienda che ridistribuiva agevolazioni ai meno abbienti e ridistribuiva ricchezza sul territorio, inoltre c’è problema occupazionale attuale e di prospettiva che non può lasciare indifferenti.  Quindi lamento una assenza di progettualità su Itinera che è grave per chi già governa da 5 anni, ed esprimo la assoluta contrarietà come portavoce del Movimento 5 Stelle di Lucca alla scissione asimmetrica perché propedeutica alla privatizzazione della Gesam Gas e Luce nei modi presentati, ed invito la città a riflettere, a prendere posizione, altrimenti tra qualche anno ci lamenteremo di bollette e disservizi, e magari il Pd che sarà all’opposizione poi su quelle bollette pazze ci farà campagna elettorale”.