Riassetto Gesam, Rsu in commissione. Comune va avanti

17 ottobre 2017 | 13:24
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Riassetto Gesam, Rsu in commissione. Comune va avanti

E’ arrivata oggi (17 ottobre) in commissione partecipate, la risposta dell’amministrazione al documento che chiedeva chiarimenti sull’assetto Gesam presentato dalla Rsu ai capigruppo nella riunione di venerdì scorso nella sede di via Nottolini (Leggi l’articolo).
Il primo punto affrontato è stato anche il più discusso, quello relativo all’avvicinamento alla gara del gas: “Le strategie di avvicinamento alla gara del gas non sono minimamente contemplate dalla delibera di razionalizzazione in corso di approvazione – dice l’amministrazione – e investono considerazioni più ampie, anche di ambito sovracomunale, per cui non è il caso di considerarle in questa fase. Peraltro, l’impianto normativo dei decreti ministeriali e delle delibere Aeeg, oltre alla clausola sociale del Comune di Lucca (in qualità di stazione appaltante) all’interno del bando per l’Atem 101, assicurano ampia tutela dei diritti e delle esigenze dei lavoratori di Gesam Spa”.

Sul tema del nuovo assetto delle partecipate della galassia Gesam l’amministrazione è disponibile alla sottoscrizione di un protocollo con la Rsu di Gesam Spa “che guidi tutti gli adempimenti per la corretta applicazione dell’articolo 2112 del codice civile, compresa l’attivazione delle procedure di esame congiunto previste per le aziende sopra i 15 dipendenti. L’applicazione della procedura è di per se stessa garanzia del rispetto di quanto giuridicamente e contrattualmente previsto in materia di manteniento dei diritti acquisiti, delle mansioni dei lavoratori e quant’altro”.
Sulle preoccupazioni sul futuro di Lucca Holding Servizi Srl “il Comune non potrà non basare le sue decisioni di affidamento dei servizi pubblici o strumentali su principi di efficacia, efficienza ed economicità, così come richiamato dall’articolo 97 comma 2 della Costituzione, il quale prevede che i pubblici servizi siano organizzati in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Proprio in quest’ottica l’operazione di scissione asimmetrica è stata concepita dall’amministrazione comunale nella convinzione che il modello in-house sia quello attualmente più conveniente e rispondente ai bisogni della collettività in senso lavoro”.
Infine sulla richiesta di garanzie per il futuro di Gesam Gas e Luce “pur con la consapevolezza dei ristretti margini di discrezionalità presenti nella formulazione corretta di una gara di carattere europeo, Gesam Spa riceverà dal Comune di Lucca la raccomandazione di valorizzare in maniera sensibile, a parità di offerta economica, tutti gli impegni dei partecipanti che prevedano ricadute positive sulla città ed il suo territorio”.
La risposta delle Rsu, presenti – in una commissione alla quale hanno preso parte anche e soprattutto il vicesindaco Giovanni Lemucchi e Andrea Bortoli (per Lucca Holding) – con Riccardo Dell’Amico (Uil), Giuseppina Paolinelli (Cisl), Moreno Petretti (Cgil), Paolo Bruni (Cgil) hanno accolto in chiave interlocutoria il documento. Non soddisfano, infatti, le risposte sulla gara del gas e sulle garanzie per il futuro di Gesam Gas e Luce, rassicuranti vengono ritenute le garanzie fornite dall’amministrazione sulla parte centrale del documento.
La commissione si è aperta, fin da subito, con un picco di tensione: all’annuncio del presidente Claudio Cantini che il documento sarebbe stato consegnato solo a seduta conclusa, l’opposizione è insorta. Poi Dell’Amico ha ribadito le richieste già presentate, in via informale, nella riunione con i capigruppo dello scorso 13 ottobre. “Vorremmo – la sostanza della sua analisi – che all’interno della delibera del consiglio comunale fossero inserite le nostre richieste sindacali, concernenti le garanzie per i lavoratori. Le richieste sulla gara del gas non sono – ha ribadito il sindacalista – fuori contesto: nel 2015 il progetto di scissione non doveva prevedere la formazione di un accordo di joint venture con Toscana Energia, che poi invece c’è stato. Allora, se dovesse esserci un accordo, vorremmo che in esso fossero contenute clausole sindacali già accolte in passato dal Comune di Lucca ed inserite nel bando di gara”.
Poi ecco le richieste di chiarimenti circostanziate da parte dell’opposizione, in particolare da Forza Italia, che ritiene non indispensabile l’alienazione di Gesam Luce e Gas: “Sulla cessione di Gesam Gas e Luce – spiega Marco Martinelli, capogruppo di Forza Italia – non siamo d’accordo sul fatto che sia obbligatoria. Perché i servizi da essa svolti sono classificati come non appartenenti al gruppo di interessi generali? Chi ha dato questo parere? Noi abbiamo interpellato professionisti che ci hanno fornito parere contrario e sosterremo le nostre posizioni in ogni sede utile. Le attività commerciali regolamentate sono di interesse generale: avete sbagliato”. Da qui, anche la richiesta di togliere Gesam Gas e Luce dal progetto di alienazione delle quote. Altri dubbi vengono sollevati, sempre da Martinelli, in relazione alla modalità di vendita delle quote medesime: “Per Polo Energy – attacca ancora – è stata disposta la vendita di quote con gara ad evidenza pubblica, mentre per le quote Gesam Gas e Luce una vendita ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 175/2016, cioè con l’ipotesi di rivolgersi ai privati. Perchè?”. In sostanza il timore è che il riferimento al testo del decreto legislativo porti a non prevedere come ipotesi per la vendita la gara unica europea, ma la trattativa privata. Il timore di Martinelli, in sostanza, è che la vendita di Gesam Gas e Luce sia “un’operazione messa in piedi soltanto per compiacere Toscana Energia, che esercita soltanto attività di distribuzione del gas e non ha interesse a fare business diversi”.
Non meno pungenti gli appunti del capogruppo pentastellato Massimiliano Bindocci: “La risposta fornita per scritto dall’amministrazione prima dell’incontro di oggi è un qualcosa di logicamente scorretto. Andavano sentiti tutti i componenti della capigruppo, non solo quelli di maggioranza: è modo partigiano di fare le cose – sentenzia – che non ci piace per niente”. Poi, sul merito delle richieste sindacali: “Il salvagente sindacale è utile – osserva – ma ci sono precedenti inquietanti. La privatizzazione è un problema per i cittadini: aspettiamo ancora un caso in cui non si siano registrati peggioramenti dei servizi, delle condizioni di lavoro ed aumento dei costi. Anche sul come verrà alienata la società, esprimiamo le nostre preoccupazioni: l’evidenza pubblica garantirebbe una procedura più lineare”.
Considerazioni, nel complesso, rispedite al mittente da Lemucchi e Bortoli. “La vendita di Gesam Gas e Luce avverrà – spiega il vicesindaco, senza celare una punta di sorpresa per la richiesta – assolutamente con una gara ad evidenza pubblica”. Una circostanza confermata totalmente anche da Bortoli, anche se, leggendo il testo normativo, scaturirebbe la possibilità di emendare un periodo che potrebbe ingenerare dubbi legittimi circa altre ipotesi. “Siamo aperti a esplicitare ancora meglio il tutto – conferma l’assessore – anche se ci sembra già molto chiaro”.
Poi, in risposta a Bindocci: “La privatizzazione? Parliamo della separazione delle reti dalla vendita dell’energia, ed è così dal 2006. Le privatizzazioni delle infrastrutture sono nefaste, quelle delle attività commerciali no”.
L’amministratore unico di Lucca Holding specifica ulteriormente alcuni aspetti: “Polo Energy – il suo intervento – deve vendere il suo impianto fotovoltaico e lo deve fare con procedura di gara. Vorrei anche chiedere che, se vengono ventilati pareri differenti in ordine all’operazione, sarebbe il momento che venissero fuori. Fino ad oggi, infatti, il confronto tra me e l’opposizione è rimasto asimmetrico: io fornisco gli atti (circostanza avvenuta anche oggi, ndr), mentre i loro non li vedo mai”.

Paolo Lazzari