
È polemica su un post dell’assessora al sociale del Comune di Lucca, Lucia Del Chiaro. L’assessore, infatti, ha commentato una foto in cui si vedono dei bicchieri di superalcolici vuoti poggiati sulla seduta di una fiorera così: “Hanno spesso meno di vent’anni, non lavorano, studiano, viaggiano e si curano grazie alle nostre tasse. Spendono quello che hanno in alcol e bivaccano qua e là. Sono i lucchesi del sabato sera”.
Evidente l’ironico riferimento alle tantissime polemiche sui ‘bivacchi’ dei migranti che popolano la rete.
Un post che, fra gli altri, non è piaciuto al consigliere comunale di SiAmo Lucca, Samuele Cosentino: “Leggo perplesso – scrive – il post che l’assessore con delega, tra le altre, alle politiche sociali e politiche giovanili, pubblica sul proprio profilo Facebook. Mi inquieta un po’ quella faccina ammiccante che pare dire soddisfatta: “Visto? non sono migranti! Anche i giovani lucchesi si ubriacano e si curano a nostre spese”. Giàm se non fosse una rappresentante delle istituzioni ci sarebbe da chiederle da dove provenga la sua soddisfazione, poi ci sarebbe da chiederle come è risalita a capire che i due bicchieri rovesciati sono stati “scolati” da ragazzi under 20 lucchesi che viaggiano e si curano a nostre spese. Ma più di tutto mi domando se un assessore che ha la delega alle politiche giovanili e sociali possa trarre soddisfazione dal constatare che anche i giovani lucchesi si ubriacano, come fosse una rivalsa, come se il colore della pelle di chi beve e si ubriaca fosse una caratteristica che da, al fatto stesso, una connotazione o un’altra”.
“Ma qual è il compito di chi detiene queste deleghe allora? – commenta Cosentino – Non è quello di garantire quantomeno il tentativo di una ricostruzione del tessuto sociale che passa anche dall’integrazione, certo, ma soprattutto dalla rivalutazione dei valori, dell’etica, dell’educazione civica. Un risveglio del senso di responsabilità nelle giovani generazioni che ricominci dalla scuola e non naufraghi nel mare del web, dove di certo non si sente la mancanza del commento sarcastico dell’assessore di turno che non solo non sente su di se la responsabilità di ciò che descrive, ma anzi usa l’emoticon per trasmettere la propria ironia. La buona politica è un’altra cosa”.