Barsanti: “La tutela del centro si fa con i fatti e non con gli spot”

24 ottobre 2017 | 10:49
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Barsanti: “La tutela del centro si fa con i fatti e non con gli spot”

Nei giorni scorsi, il sindaco di Lucca aveva lanciato un appello all’Anci per la tutela dei centri storici e dei negozi tradizionali, indicando Lucca come capofila di questa tendenza. A stretto giro è arrivata la replica del consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti che su questi temi aveva fortemente battuto anche durante la campagna elettorale.

“Quando Tambellini chiede di proteggere i piccoli negozi dalla grande distribuzione – scrive il leader di CasaPound – si dimentica che proprio con lui sindaco ha aperto la quasi totalità dei supermercati in centro storico. Si dimentica che ha inaugurato con tanto di fascia tricolore uno di questi supermercati, mentre nel vicinato i piccoli alimentari chiudevano. Sempre sotto Tambellini ha aperto l’ennesimo centro commerciale fuori dal centro, stranamente una Coop”.
“Sempre parlando di rispetto del centro storico – continua Barsanti – voglio ricordare le situazioni di degrado tollerate dall’amministrazione Tambellini, come quella ai bagni pubblici dietro al Carmine e a un passo da Torre Guinigi, le continue questue davanti ai negozi in città, i parcheggiatori abusivi in piazza Santa Maria, il bivacco dei richiedenti asilo nei nostri parchi”.
“Voglio ricordare al sindaco – incalza Barsanti – anche il tendone da circo piantato malamente due anni fa nei giardini di San Martino, autorizzato dal Comune, mentre ai commercianti viene continuamente aumentato il costo del suolo pubblico, e vengono vessati magari per avere una sedia poco fuori dall’area di competenza”.
“Ricordo infine – aggiunge Barsanti – come per il sindaco la città sia vendibile sul banco dell’interesse particolare, come per la brutta statua eretta pochi giorni fa a Geminiani che, fra l’altro, per gusto e materiali mal si sposa con il contesto di piazza Guidiccioni o l’assegnazione delle casermette, dove viene pure tollerato un bar travestito da rifugio per i pellegrini della via Francigena, agevolato in maniera impropria rispetto agli altri commercianti”.
“Il rispetto per Lucca – conclude la nota del consigliere – si fa con i fatti e la coerenza, non con gli spot e i sermoni a cui il professor Tambellini ormai ci ha abituato”.