Fantozzi: “Elezioni provinciali, centrodestra vada unito”

24 ottobre 2017 | 17:03
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Fantozzi: “Elezioni provinciali, centrodestra vada unito”

Vittorio Fantozzi, sindaco di Montecarlo, interviene sul tema delle elezioni provinciali, e lancia un nuovo appello al centrodestra per l’unità. “Sono trascorsi due anni – afferma – da quell’appello raccolto in piena libertà dagli eletti del centrodestra in tutta la provincia, che nella forma dell’autoconvocazione ruppe i rituali di una politica vecchio stile suicida nei risultati, allora come oggi, rompendo un patto siglato tra Pd e parte del centro destra. Cosa è cambiato e cosa non lo è? Non è cambiato il risultato del prossimo voto provinciale che vedrà Menesini ancora al suo posto, non interessando queste elezioni il suo ruolo, ed il Pd vincente. La logica dei numeri è inesorabile. Quello che cambierà sarà il grado di lotta al suo interno, riflesso degli accadimenti dell’ultimo biennio nel partito di Renzi a livello nazionale e locale”.

Fantozzi lancia così il suo appello alla compattezza dello schieramento: “Non sono cambiati – ricorda –  semmai sono ancora più validi, i motivi che spinsero il centrodestra a presentarsi unito alla conta, anche se persa in questo caso, sia perché diviso non vince o non convince – non importa e non basta, si è visto, che i simboli di partito compaiano assieme – sia perché il voto offrendo l’opportunità unica per unirsi attorno a contenuti politici concreti, ossia un governo del territorio lucchese alternativo a quello Pd, chiarisca all’interdetto elettorato superstite con la sua posizione la propria esistenza. Cambiano i numeri, in questo caso, perché in questi due anni il centrodestra ha fatto in modo e maniera di perdere ovunque si sia presentato, in termini di proposta e di risultati, pregiudicando così il peso della propria rappresentanza, nonostante le sue variegate anime sensibilità formino oggi una comunità, anche umana, a più stretto contatto. Quello che non cambia è, quindi, l’esigenza di fare, fare chiarezza e fare politica, la prima verso se stessi e verso il cittadino lucchese votante od astenuto, la seconda per rispondere all’impellente bisogno di una politica alternativa al Pd ed alle intese trasversali che più di ieri si addensano all’orizzonte. Questo risultato si conquista dal basso, soltanto a livello locale”.