Ciclabile sulla Francigena, Marchi: “Progetto inadeguato”

A prendere posizione per i lavori sulla ciclabile della via Francigena di Capannori anche Giovanni Marchi, consigliere comunale del gruppo misto dopo l’uscita dall’Udc e approdato adesso ad Energie per l’Italia di Stefano Parisi. “Dopo che sono iniziate le opere dei lavori sulla ciclabile della Francigena di Capannori – scrive Marchi – con tanto di conferenza stampa sul posto dove gli assessori si sono recati a presentarle, come se si stesse realizzando il ponte sullo stretto, tutto ad un tratto il cantiere si è fermato per alcuni giorni, poi improvvisamente è ripartito”.
“Certo – prosegue – capiamo che la ditta non è del luogo ed è possibile che per alcuni giorni gli operai siano tornati nei luoghi d’origine; oppure le motivazioni potrebbero essere altre, ma solo alcune persone nelle segrete stanze del Comune le possono sapere. Forse per qualcuno questa è una sottigliezza, ma chiamare ‘cantiere’ una zona di lavoro malamente segnalata di giorno, con carente segnalazione orizzontale, tipo strisce gialle, e anche segnaletica verticale; ma soprattutto inadeguata è la segnaletica nelle ore notturne, infatti sono carenti i segnalatori luminosi; la strada è diventata pericolosa per il transito, è un pesante schiaffo ai cantieri che veramente possiamo definire tali”.
“La pista che attualmente si sviluppa sul lato sud della strada – continua la nota di Marchi – viene realizzata diversamente dal progetto presentato frettolosamente in un’assemblea ai cittadini capannoresi e finanziata in parte dalla Regione Toscana. Anche il proverbio dice ‘la gatta frettolosa fa i gattini ciechi’, ma per quanto riguarda la ciclabile la fretta di raggiungere il finanziamento regionale ha forse fatto realizzare un progetto inadeguato, così che adesso sono arrivate modifiche sostanziali, ma sicuramente peggiorative rispetto al progetto originale approvato e finanziato. Il restringimento della carreggiata che non era previsto, dove due macchine con difficoltà riescono a non toccarsi, mette in difficoltà anche le ambulanze delle vicina misericordia di Capannori. La cancellazione di alcuni parcheggi previsti a nord della strada a causa del restringimento della carreggiata, il cordolo che delimita la pista dalla carreggiata era stato previsto con una misura di circa 50 centimetri ed in seguito strettito. Il progetto – prosegue – è quindi fondamentalmente modificato rispetto all’originale; quindi, mi chiedo, perché non si è pensato in precedenza che i lavori potevano essere fatti in maniera diversa? Ecco allora la fretta, la voglia di apparire è cattiva consigliera e di conseguenza vengono spesi inutilmente migliaia di euro di progettazioni definitive e in varianti in corso d’opera. Perché non si sono studiate meglio le dimensioni della carreggiata e quant’altro prima che il tutto fosse approvato? Inoltre mi chiedo – continua Marchi – il codice degli appalti all’articolo 106 prevede che venga stravolto completamente un progetto già finanziato e appaltato o vi sono dei vincoli ben precisi da essere rispettati? In questo modo non cambia anche completamente il piano finanziario? Il sindaco Menesini che si riempie la bocca con la trasparenza e la partecipazione, pensa di essere stato trasparente e partecipativo anche questa volta mettendo di fronte al fatto compiuto i cittadini capannoresi? Gli incontri con la gente e le assemblee che potrebbero venir fatte ora sono tardive e palliativi per buttare fumo negli occhi giustificando inadempienze”. “Lui – conclude – pensa che i lavori vadano fatti, che essi bene o male debbano essere realizzati, ma quando si fanno bisogna pensare alle esigenze del cittadino alle problematiche che un lavoro, soprattutto se superfluo, cosa comporta”.