Minniti (Lega Nord): “Offesa al buon senso l’inchiesta sui migranti”

“L’indagine del comitato popolare di San Concordio sulla valutazione dell’accoglienza da parte dei migranti è un’offesa al buonsenso ed ai cittadini italiani bisognosi” Il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Giovanni Minniti interviene sul tema dell’accoglienza ai migranti e passa all’attacco.
“Dobbiamo essere realisti e comprendere che l’Italia non è un Paese ricco – aggiunge -: l’economia è in recessione; la disoccupazione dilaga; i pochi giovani che trovano lavoro sono assunti con contratti precari (grazie al Pd che ha voluto il Jobs Act); si va in pensione alla soglia dei 70 anni con assegni miseri; la sanità è diventata di fatto a pagamento perché non è possibile attendere vari mesi per un esame diagnostico in ospedale. In questa situazione, l’Italia non può accogliere senza limiti centinaia di migliaia di immigrati e mantenerli a spese dei cittadini che pagano le tasse. Ciononostante gli immigrati hanno pure la sfrontatezza di lamentarsi giudicando in modo negativo i servizi offerti dai centri di accoglienza. Questi signori, tutti ben messi fisicamente e non certo deperiti nell’aspetto, vorrebbero assistenza legale e sanitaria personalizzate, corsi di italiano, cambio quotidiano delle lenzuola, sostegno psicologico oltre, naturalmente, a smartphone di ultima generazione e Wifi. Questo atteggiamento è un’offesa al buonsenso ed ai cittadini italiani bisognosi perché chi fugge davvero dalla guerra non giudica come se fosse su Tripadvisor ma accetta l’aiuto e ringrazia senza lamentarsi. Bisogna finirla con questa pietà pelosa che serve soltanto ad arricchire le molte imprese commerciali attive nella cosiddetta assistenza a danno dei cittadini che pagano le tasse. Conosco molti italiani che vivono situazioni di grave disagio economico le cui richieste di aiuto sono ignorate dal Comune. Di recente – prosegue – ho presentato una interrogazione al sindaco per conoscere la composizione per nazionalità dei beneficiari di sussidi comunali. Negli anni 2016 e 2017 sono stati assegnati 99 alloggi Erp: 73 a cittadini italiani e 26 a cittadini stranieri. Se consideriamo che i cittadini stranieri sono il 10% circa della popolazione residente (circa 9.000 su una popolazione residente di circa 90.000 persone) è evidente la sproporzione dal momento che agli italiani è assegnata una abitazione ogni 1096 abitanti mentre per gli stranieri vi è un rapporto di una casa ogni 346 residenti. Contributi affitti, emergenza abitativa e fondo morosità per i quali nel biennio 2016/2017 il comune ha stanziato più di 1.000.000 di euro sono appannaggio in prevalenza di cittadini stranieri e ciò è ingiusto perché i nostri concittadini che vivono situazioni di disagio hanno diritto di essere aiutati a casa loro prima di chiunque altro. Mi farò promotore di iniziative dirette a correggere le anomalie appena denunciate ed in primo luogo proporrò che ai fini dell’assegnazione di alloggi ERP sia prevista l’acquisizione di idonea documentazione rilasciata dalle autorità fiscali attestante l’impossidenza di proprietà immobiliari nei paesi di provenienza oltre che un effettivo e sistematico controllo sulla veridicità dei dati Isee dichiarati ai fini dell’ottenimento di tutti i sussidi comunali”.