Bindocci (M5S): “Intitolazione dello stadio, scelta da condividere con la città”

5 novembre 2017 | 09:18
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Bindocci (M5S): “Intitolazione dello stadio, scelta da condividere con la città”

Intitolare lo stadio Porta Elisa a Erbstein? Il Movimento Cinque Stelle di Lucca non è contrario a priori ma contesta il metodo e la proposta della maggioranza che governa l’amministrazione comunale, sostenendo che sulla scelta è necessaria concertazione e coinvolgimento della città.

“Ovviamente – spiega il consigliere comunale Massimiliano Bindocci – condividiamo che si voglia abbinare alla memoria sportiva i valori sociali e la condanna ad ogni forma di discriminazione. Il nome proposto ci trova concordi per intitolare,  una tribuna o una curva, così come propone anche l’associazione Volontari della libertà, ma non è questo il punto. Non solo perché vi possono essere anche altri nomi, sia di campioni lucchesi, sia di tifosi e sportivi celebri per la loro passione, ma perché la premessa della condivisione e della partecipazione nella scelta ci sembra essenziale”.
“Intitolare monumenti o luoghi che appartengono a tutta la città e sono, come lo stadio di calcio – aggiunge Bindocci – identitari della città stessa, sulla base di una polemica politica è scorretto, è segno di poco rispetto per la città e per i valori che si vorrebbero sostenere con l’intitolazione. Come Movimento 5 Stelle siamo convinti che il metodo della partecipazione sia fondamentale.  Nella fattispecie dello stadio, il nome Porta Elisa, è ormai un riferimento per tutta la città, cambiarlo senza che vi sia un reale fermento collettivo in tale senso, che non ci risulta pervenuto, è quanto meno assurdo. La nostra proposta è che la dedica di eventuali luoghi dello stadio come le curve o le gradinate potrebbe anche essere fatto, come anche al Palatagliate o al Campo Coni, ma eventualmente coinvolgendo le società sportive, ed il mondo dello sport lucchese, magari abbinandolo ad una campagna di promozione sportiva nelle scuole e con una iniziativa che faccia sentire le scelte fatte come patrimonio condiviso. Ribadiamo che il nome proposto ci convince, e nello specifico potrebbe quindi prendere occasione del giorno della memoria 2018 per far conoscere alla città la figura del tecnico ebreo ungherese Erbstein, ma nella scelta dei nomi condivisone e lo stadio per quanto al momento ci consta deve continuare a chiamarsi Porta Elisa. Vorremmo dare un consiglio alla maggioranza per future iniziative similari: evitare nomi di massoni o politici, ma soprattutto evitare che qualcuno le imponga nomi a colpi di maggioranza in consiglio comunale, senza ascoltare nessuno, quel metodo purtroppo rovina la città già in molti aspetti. Limitiamolo”.