M5S: “Ato Costa, sindaci ‘dissidenti’ parlino in commissione ambiente”

15 novembre 2017 | 10:27
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M5S: “Ato Costa, sindaci ‘dissidenti’ parlino in commissione ambiente”

Anche il Movimento Cinque Stelle è dalla parte del no al gestore unico per i rifiuti Reti Ambiente, almeno come configurato fin qui. E commenta così l’intervento dell’assessore Fratoni (Leggi qui) che ha paventato l’ombra del commissariamento sull’Ato Costa: “Il commissariamento dell’assemblea dei sindaci Ato Toscana Costa – dice il capogruppo in Regione, Giacomo Giannarelli –  sarebbe un atto antidemocratico e fuori da ogni logica di interesse generale. La giunta Pd-Rossi non ha commissariato Ato Toscana Sud nonostante tariffe su di giri per un servizio flop assicurato da un gestore unico privato sotto inchiesta – commissariato dall’Anac – e ora vorrebbe togliere il potere di scelta a questa assemblea perché alcuni sindaci Pd si sono svegliati dal torpore e non vorrebbero far fare ai loro cittadini la stessa fine di quelli di Siena, Grosseto e Arezzo? Il Pd non può costringerli a replicare gli errori dei loro colleghi di quei territori, né può imporre il socio privato”.

“Presenterò nelle prossime ore una richiesta ufficiale di ascoltare tutti i 17 sindaci ‘dissidenti’ in commissione ambiente, insieme ai nostri Nogarin e De Pasquale – prosegue il Cinque Stelle, vicepresidente della commissione stessa – Siamo pronti a portare la sintesi di questo confronto al voto in Consiglio regionale e lì vedremo se le pulsioni autoritarie di Rossi e Fratoni sono sorrette dai numeri”. “Chiediamo al Pd un atto di trasparenza – prosegue Giannarelli – dica ai cittadini della costa se ha già promesso ad Alia Spa le quote private di Reti Ambiente, operazione anticamera per quel gestore unico regionale che è da sempre lo scopo ultimo del loro disegno politico su acqua e rifiuti. Un disegno per il quale invitiamo tutti i sindaci toscani ad una scossa di orgoglio. Mentre i cittadini continueranno a bussare alle loro porte per lamentarsi della città sporca o della bolletta dell’acqua troppo salata, il Partito Democratico e il socio Mdp – con beneplacito dei partiti di centrodestra – avranno tolto ai Comuni la possibilità di dare soluzioni efficaci e immediate, portando la stanza dei bottoni ben lontano dal loro controllo diretto”.
“Invitiamo i cittadini della Valdera, di Collesalvetti e di Pisa – conclude il Cinque Stelle – ad un’opera di pressione verso i loro sindaci: davvero a Pontedera pensano di vedere la loro vita migliorare sul fronte del servizio quando dovranno chiamare a Firenze per farsi mandare un furgone per prendere gli ingombranti? Abbiamo portato in consiglio regionale una proposta di riforma della gestione rifiuti per ottimizzare il servizio, senza far perdere ai Comuni il controllo sulla raccolta. Il consiglio regionale, da sinistra a destra, ha votato contro ma quella proposta resta in piedi nei suoi termini chiave: deve restare in mano pubblica la raccolta e lo spazzamento, con guadagno delle amministrazioni comunali, mentre lo smaltimento può essere lasciato al mercato come già avviene per i rifiuti industriali. Il decoro di un piccolo borgo e l’interesse dei suoi cittadini non possono essere decisi da qualcuno a duecento chilometri di distanza. E la storia Ato Sud ce l’ha dimostrato”.