Piani attuativi, in Consiglio stop alla proroga degli effetti del regolamento urbanistico

21 novembre 2017 | 23:02
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Piani attuativi, in Consiglio stop alla proroga degli effetti del regolamento urbanistico

I vincoli preordinati all’esproprio e gli interventi subordinati all’approvazione di un piano attuativo, previsti nel regolamento urbanistico (approvato con variante di salvaguardia nel marzo 2012), sarebbero dovuti decadere lo scorso 2 maggio, decorsi i 5 anni di efficacia previsti. Il consiglio comunale di Lucca, quindi, il 24 aprile aveva prorogato di 3 anni gli effetti del regolamento urbanistico sui piani attuativi di iniziativa pubblica e privata, secondo quanto previsto dall’articolo 95 della legge regionale di governo del territorio che, però parla di ‘piano operativo’ e non di ‘regolamento urbanistico’: sebbene i due strumenti siano sostanzialmente analoghi, il primo è definito dall’ultima legge urbanistica regionale, mentre il secondo era normato dalle precedenti leggi, la 5/1995 e la 1/2005.

Una nota interpretativa dell’articolo della legge, fornita dalla stessa Regione Toscana, ha dunque successivamento chiarito che soltanto i piani operativi nati sotto l’egida dell’ultima e vigente legge regionale di governo del territorio potevano beneficiare della proroga. Il consiglio comunale di Lucca, presa visione di questa lettura, ha proceduto quindi nel consiglio comunale di stasera (21 novembre) ad annullare, in autotutela, la delibera di proroga approvata lo scorso 24 aprile. Gli interventi sul territorio che prevedevano l’approvazione di un piano attuativo procederanno con variante al regolamento urbanistico, in attesa del nuovo piano operativo. A presentare la pratica è stata l’assessora all’urbanistica Serena Mammini che ha ricordato come i due titolari di piani attuativi presentati all’amministrazione (recupero di Carignano e azienda agricola Cascianella) sono stati avvertiti dell’annullamento in autotutela della delibera e non hanno avuto nulla da eccepire.
La delibera di annullamento ha ricevuto il voto favorevole di 21 consiglieri di maggioranza, un voto contrario e un’astensione.