Urbanistica, nuovo regolamento per il garante dell’informazione e della partecipazione

21 novembre 2017 | 23:08
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Urbanistica, nuovo regolamento per il garante dell’informazione e della partecipazione

La Regione Toscana, con la nuova legge di governo del territorio, ha dato un peso specifico alle attività di informazione e alla partecipazione dei cittadini durante le fasi amministrative di redazione degli strumenti urbanistici comunali, tanto da stabilire che i risultati debbano contribuire alla definizione dei contenuti della pianificazione – quando non sussistano motivazioni valide per procedere diversamente. I Comuni con più di 20mila abitanti, e quindi anche Lucca, sono tenuti a istituire una figura interna che si faccia garante dell’informazione e della partecipazione, con ruoli definiti da un regolamento che faccia proprie le linee guida definite dalla Regione lo scorso febbraio. E’ approdata quindi stasera (21 novembre) in consiglio comunale la delibera per l’approvazione del regolamento comunale che disciplina le funzioni del garante che, in prima istanza, deve concordare con il responsabile del procedimento il livello di informazione e le attività di partecipazione, adeguati al tipo di atto di governo del territorio da definire (piano strutturale, piano operativo o piano attuativo). Ad esporre la stessa l’assessora all’urbanistica, Serena Mammini che ha ricordato la necessità di abrogare il precedente regolamento, approvato in periodo commissariale, per sostituirlo con uno aggiornato alla nuova normativa.

Il garante – ha spiegato, come stabilito dal regolamento – dovrà attivarsi fin dall’avvio del procedimento per promuovere la conoscenza dell’attività in corso e coinvolgere la cittadinanza: l’obiettivo è favorire un confronto che arricchisca la definizione dei contenuti della pianificazione urbanistica. Il garante dovrà inoltre assicurare che le richieste, le valutazioni di merito, le raccomandazioni, le proposte e ogni elemento di conoscenza del territorio emersi nel corso del procedimento, abbiano tempestiva trattazione nelle sedi competenti; dovrà confrontarsi con il responsabile del procedimento in occasione degli incontri propedeutici alle scelte, per garantire una chiara ed esaustiva informazione sulle scelte strategiche degli atti di governo del territorio. Dovrà assicurare la collaborazione con il garante regionale e impegnarsi a sviluppare e migliorare le proprie competenze e la propria professionalità, anche attraverso corsi di aggiornamento sulle metodologie e sulle tecniche di informazione e partecipazione. In concreto, il garante ha la responsabilità di rendere accessibile e adeguata tutta la documentazione degli atti di governo del territorio, così come di adeguare le modalità partecipative alle diverse scale territoriali via via coinvolte. Spetta al garante la redazione del rapporto sull’attività svolta tra l’avvio del procedimento e l’adozione del piano, specificando le iniziative e i risultati i raggiunti. In seguito all’adozione, promuove momenti di informazione per consentire ai soggetti interessati di presentare le proprie osservazioni. È compito del garante, inoltre, pubblicare sul sito web istituzionale il programma e il calendario della partecipazione, insieme al rapporto finale (che è anche allegato della delibera di adozione e quindi riceve l’imprimatur del consiglio comunale). Sul sito dovrà essere pubblicata, infine, anche la delibera di approvazione finale dell’atto di pianificazione. Ogni anno, entro il 31 dicembre, il garante dovrà redigere una relazione sullo stato di attuazione dell’informazione e della partecipazione sui procedimenti in corso, da trasmettere al garante regionale e, almeno due volte l’anno, dovrà partecipare alla conferenza dei garanti per evidenziare le criticità riscontrate, proporre soluzioni sulle modalità di raggiungimento dei livelli partecipativi e ipotesi di modifica delle linee guida.
L’assessora Mammini, a conclusione dell’esposizione delle novità, ha tenuto a ringraziare la garante uscente dell’informazione e comunicazione, la dottoressa Papanicolau.
Dopo la presentazione della delibera il dibattito ha visto protagonista il consigliere del Movimento Cinque Stelle Bindocci che si è detto contrario alla nomina di esclusiva competenza del sindaco ed ha eccepito anche sul profilo della remunerazione. Sindaco e assessore hanno specificato che tale remunerazione è prevista solo in caso di incarico esterno all’amministrazione dopo apposita procedura di selezione. Un chiarimento che ha portato all’astensione del consigliere di Casapound Fabio Barsanti.
Il nuovo regolamento, votato in blocco, ha ricevuto i 21 voti favorevoli della maggioranza, sei voti contrari e un’astensione.