Qualità vita, SiAmo Lucca: “Arretramento è colpa del Pd”

Discesa nelle classifiche della qualità della vita per la provincia di Lucca, SiAmo Lucca sottolinea in negativo quanto rimarcato dai quotidiani economici. “Abbiamo tutti negli occhi – dicono dal movimento – le adunate di partito che vengono organizzate in occasioni istituzionali. Parlamentari da più legislature (a proposito ma non c’era un tetto al mandato?) assessori e consiglieri regionali. E, ancora, presidente della provincia e consiglieri, sindaci e assessori comunali. Tutti targati rigorosamente Partito Democratico. Molto spesso affiancati da funzionari dello stato di nomina anch’essa Pd. Un moloch che ci ricorda altri periodi della storia che credevamo alle spalle. Un apparato molto spesso autoreferenziale, incapace di guardare oltre il suo naso e le sue clientele. Dunque non può, né deve sorprendere se la classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, con tutti i limiti che le sintesi possono mostrare, evidenzia la perdita di 18 posizioni in tema di qualità della vita per la nostra provincia. Lo smottamento è generalizzato: tutti gli indicatori presi in esame o quasi segnalano arretramenti”.
“Dalla ricchezza e consumi (46esimo posto) – sottolinea SiAmo Lucca – a lavoro e innovazione (43esimo posto). E ancora: giustizia e sicurezza vedono la nostra provincia e il capoluogo in questo senso tira negativamente al 99esimo posto in Italia su 110 province. Eppure nel consiglio comunale straordinario fatto convocare dalle opposizioni, dove il prefetto non è voluto intervenire, il centrosinistra ha minimizzato. Non è così che si fa l’interesse dei cittadini. Perché Pd e soci sviliscono ogni protesta, ridicolizzano ogni richiesta di maggiore attenzione su un tema sensibile. I dati dimostrano come la nostra isola felice si stia progressivamente distruggendo. Anche il gap retributivo di genere, la spesa per i farmaci, il consumo del suolo, gli anni di studio degli over 25 e l’indice di litigiosità nei tribunali sono tutti in peggioramento. Non può certo essere un caso, come non lo è che si continui a campare sulle attrazioni culturali e turistiche che proseguono, miracolosamente, a autogenerare reddito, mentre da decenni i cittadini attendono un ammodernamento delle infrastrutture: il raddoppio della ferrovia, ancora da venire, gli assi viari e il nuovo ponte sul Serchio. Il dramma è che si vive di improvvisazioni e di estro, spesso di privati. Manca una strategia di sviluppo futuro di Lucca città e della provincia”.
“Il degrado non è un caso. Lo scivolamento non è un caso – aggiunge SìAmoLucca – La perdita di autonomia e di libertà dei nostri territori sono alla base del crollo della qualità della vita. Il Pd depaupera tutto ciò che tocca: dalle banche ai territori. Prima Lucca e la sua provincia si libereranno di questa cappa del partito unico che prova a nascondere i problemi per concentrarsi sugli aiuti agli immigrati, su un fascismo che non esiste più da 70 anni, sul foraggiamento delle iniziative e attività vicine politicamente, sulle unioni civili (a Lucca meno di dieci in un anno) e prima potrà sperare di ripartire. Economicamente, socialmente, culturalmente. Va rotto il monopolio. Vediamo con quali argomenti i candidati al parlamento di Pd e centrosinistra avranno il coraggio di presentarsi alle prossime politiche”.