Viareggio Democratica, attacco a Baccelli: “Promette riforme che non ha mai fatto”

Duro attacco della lista Viareggio Democratica al consigliere regionale Stefano Baccelli, all’indomani del laboratorio politico che si è tenuto ieri a Torre del Lago: “Riflettere sugli aspetti positivi e costruttivi del cambiamento – si legge nella nota della lista della maggioranza che appoggia il sindaco Giorgio Del Ghingaro, dove non si nomina mai Baccelli – e sull’importanza che questo fenomeno riveste nella vita di ognuno di noi è necessario. La tendenza è di restare aggrappati a ciò che si ha, ma fortunatamente gli elettori da tempo a Viareggio hanno dimostrato di aver capito che occorre cambiare. Le amministrative del 2015 hanno segnato in modo chiaro l’inizio di un processo irreversibile e la politica che a Viareggio purtroppo ha cessato da molto tempo di essere scienza del buon governo diventando invece arte della conquista e della conservazione del potere, a piccoli passi sta riappropriandosi degli spazi buoni nella mente di coloro che la amano, abbandonando l’idea che si può ingannare il popolo per tutto il tempo”.
“Sappiamo per esperienza – prosegue la nota – che un cattivo politico nominerà un pessimo dirigente della pubblica amministrazione, che a sua volta si contornerà di pessimi collaboratori e questo è un terribile effetto a cascata. Le acrobazie dell’antipolitica generano dei personaggi sempre in cerca di approvazione, li vedi materializzarsi solo prima delle elezioni per il bisogno di consenso anche perché senza non funzionano. Allora si legge magari di tour de force in lungo e in largo della Lucchesia del consigliere regionale, figlio e nipote di sindaci della prima, della seconda e chissà anche della terza e della quarta repubblica incontrare comitati e promettere grandi cambiamenti e riforme e non farne neanche una piccola. Questo signore per esempio che ha visto durante il suo governare in totale immobilismo, ridursi le strade della nostra provincia a veri e propri percorsi ad ostacoli e le scuole cadere a pezzi, ne è stato presidente dal 2006 al 2015. Nella più totale obiettività si può affermare che è il prototipo della casta politica, quella “cosa” che una volta che ci sei dentro, ti permette quasi sempre di campare tutta la vita. Un po’ in Provincia, un po’ in Regione e poi se tutto va bene in Parlamento”.
“Viareggio Democratica – è la conclusione – auspica il reale mutamento di queste logiche vecchie ed obsolete respingendo ogni tentativo di imposizione. L’assemblea degli iscritti e degli elettori è compatta nelle istanze di un vero rinnovamento alla politica nazionale per rappresentare Viareggio a Roma, in mancanza delle quali nuove diaspore e divisioni caratterizzeranno la prossima tornata elettorale favorendo pericolosamente gli avversari. Sia chiaro quindi a chi dovrà scegliere che noi, vogliamo il futuro adesso”.