Sgarbi lancia Rinascimento, Simoni candidato papabile

10 gennaio 2018 | 12:23
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Sgarbi lancia Rinascimento, Simoni candidato papabile

Vittorio Sgarbi lancia la volata verso le elezioni legislative di marzo proprio da Lucca. E non è un caso visto che proprio dalla città delle cento chiese ha mosso i primi passi Rinascimento, il movimento politico che potrebbe anche correre da solo alla prossima tornata. Lo ha detto il leader in persona questa mattina (10 gennaio) nella sala Mario Tobino di Palazzo Ducale. In caso di discesa in campo da ‘soli’, il candidato papabile per la Lucchesia potrebbe essere Massimiliano Simoni, attualmente direttore artistico della Versiliana. Si smarca invece Donatella Buonriposi, che ha detto che non si candiderà.
L’istrionico critico d’arte e attuale assessore alla cultura della Regione Sicilia, ha spiegato ai simpatizzanti presenti quali saranno le sue prossime mosse in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Tre le vie ipotizzate da Sgarbi: correre da soli, allearsi con una lista di esponenti della vecchia Dc come Cesa ed ex esponenti di Forza Italia come Fitto oppure federarsi con il partito di Berlusconi, rinunciando però a simbolo ed autonomia.
Tutto dipenderà dalla necessità o meno di dover raccogliere le firme. Cosa che si saprà tra qualche giorno.

Non è un caso che sia stata scelta Lucca per questa prima tappa del suo viaggio di avvicinamento alle elezioni: come spiega lo stesso critico, la Toscana è stata la prima regione in Italia a sperimentare l'”economia della bellezza”.
“Il tema del rinascimento è molto importante – spiega – e con una valore simbolico elevatissimo. Sono riuscito a convertire anche Tremonti sul fatto che con la cultura si mangia eccome. Per questo proporrò al nuovo governo di istituire un Ministero del tesoro del turismo e dei beni culturali. Si tratta di una risorsa inestimabile per il nostro paese: anche i cittadini hanno capito che c’è bisogno di investire in cultura. Non sono pacifista ma non capisco perchè si debba spendere il 3% del bilancio in difesa e solo lo 0,22% in cultura. Il futuro ministro dell’economia dovrà porsi questo problema”.
Chi si aspettava voli pindarici legati all’arte e ai beni culturali o annunci relativi al programma ed a possibili candidati è rimasto deluso: il tema centrale dell’incontro sono state infatti le alleanze. L’istrionico critico d’arte e attuale assessore alla cultura della Regione Sicilia, ha spiegato ai simpatizzanti presenti quali saranno le sue prossime mosse in vista delle elezioni del 4 marzo. 
“Una cosa è certa – spiega Sgarbi – non faremo accordi con il Pd di Renzi che ha fatto alleanze con una Bonino spompata e con una Lorenzin che ha nella sua lista ex alfaniani e riciclati vari. Queste liste saranno destinate ad essere satelliti del Partito Democratico”.
Il leader di Rinascimento spiega le tappe che l’hanno portato a questo punto: “Solo ieri sera ho scoperto che un sondaggio ci dà al 2,1%, senza aver fatto ancora praticamente niente. Questo ci dice che combattendo sarebbe possibile arrivare intorno al 3%. Sarebbe una grande vittoria per noi”.
Tutto dipenderà dalla necessità o meno di dover raccogliere le firme, cosa che si saprà tra qualche giorno: “Nei mesi scorsi, ho avuto un incontro con Ghedini (parlamentare di lungo corso di Forza Italia ed avvocato di Berlusconi, ndr) che aveva l’incarico di recuperare tutte le anime sparse del centro destra. Mi mette in contatto con un’area legata alla vecchia Dc, con Lorenzo Cesa in particolare. Era tutto fatto, avevamo preparato anche il simbolo ma poi mi hanno detto che io ero estraneo al mondo cattolico. La realtà è che non volevano spartire con noi i collegi, per cui ci ritroviamo da soli. Mi metto in contatto allora con il gruppo Moderati in Rivoluzione e con Stefano Parisi, personaggio molto influente in certi ambienti milanesi, che si sta muovendo per raccogliere le firme”.
“Stanotte – prosegue Sgarbi – la notizia del sondaggio ha cambiato le carte in tavola e ci ha messo in una posizione di vantaggio. L’area Dc avrebbe riammesso il nostro simbolo ma a questo punto ci si pongono davanti diverse soluzioni, perché lo stesso Ghedini nel frattempo mi aveva proposto una federazione con Forza Italia. Abbiamo quindi tre ipotesi: la più gloriora, cioè correre da soli che è anche la più rischiosa; andare con Cesa e Fitto che ci garantirebbe comunque di avere una buona influenza solo futuro governo; o fare un patto federativo con Forza Italia, rinunciando a simbolo ed autonomia ma facendo un bell’investimento sul futuro, quando Forza Italia rimarrà orfana di Berlusconi e si aprirà la corsa al vertice”.
“Tra due giorni sapremo se avremo bisogno di raccogliere le firme o meno a quel punto prenderò la decisione. L’ipotesi di correre da soli è affascinante perché ci lascerebbe le mani libere in caso di un governo di larghe intese, ma anche rischiosa perché potremmo non farcela ad ottenere i voti. La data decisiva sarà il 19 gennaio, giorno in cui si devono consegnare i simboli mentre entro il 29 dovranno essere consegnate le firme per chi dovrà raccoglierle”.
Tutto rimandato ai primi di febbraio, in un incontro che probabilmente si svolgerà a Firenze, dunque per capire qualcosa in più su programma e candidature. Qualche nome però inizia comunque a circolare: tra i papabili candidati del movimento il direttore artistico della Versiliana Massimiliano Simoni e il provveditore agli studi di Lucca Donatella Buonriposi che Sgarbi aveva già appoggiato alle recenti elezioni comunali.
Presente in sala è chiamata in causa direttamente dal leader del movimento, Buonriposi ha fatto presente che, almeno per il momento, non ha intenzione di presentare la sua candidatura: “Sgarbi è un personaggio affascinante ma difficile da inquadrare ed anche il suo movimento è molto, troppo trasversale. È comunque interessante il tema della bellezza che portano avanti. Da par mio, posso dire che proseguirò il mio impegno per Lucca con la mia lista”.
Tra il pubblico presente in sala, forse per corteggiare il movimento, c’era anche il segretario provinciale di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi che ha dato la sua disponibilità ad essere inserito nella lista dei candidati della coalizione di centro destra: “il mio ruolo di segretario non comporta automaticamente la candidatura anche se io ho dato la mia disponibilità. I nomi saranno scelti a livello nazionale ma da ogni regione sono uscite delle proposte. C’è comunque una convergenza su Massimo Mallegni. Quello che mi auguro è che il centro destra unito riesca a raggiungere quel 40% di consensi che consentirebbe all’Italia di avere un governo chiaro e stabile”.

Luca Dal Poggetto