Baccelli (Pd): “Taglio in due anni a sforamenti Pm10, missione possibile”

Portare a zero entro il 2020 la percentuale di popolazione esposta a livelli di inquinamento atmosferico superiori ai valori limite, diminuire drasticamente quella esposta a livelli di inquinamento superiori al valore obiettivo per l’ozono, ridurre le emissioni di materiale particolato fine primario nelle aree di superamento e di biossido di azoto. Sono questi gli obiettivi principali del Piano regionale Qualità dell’aria che è stato ulteriormente approfondito nell’ultima seduta della commissione Ambiente a palazzo del Pegaso, presieduta dal consigliere Stefano Baccelli.
“Quello su cui stiamo lavorando è un documento puntuale e accurato, il cui presupposto sono gli investimenti fatti fino ad adesso e la pianificazione urbanistica che si è sviluppata in questi anni – spiega Baccelli, probabile candidato del Pd nel collegio di Lucca alle prossime elezioni -. Il piano, infatti, definisce la strategia complessiva in materia di qualità dell’aria e si articola in obiettivi generali, obiettivi specifici, interventi di risanamento, interventi di miglioramento e prescrizioni”.
Baccelli entra più nel dettaglio: “Entro due anni la Regione Toscana punta alla drastica riduzione del rischio sforamenti da biossido di azoto e pm10 attraverso azioni importanti, alcune già riscontrabili nei fatti. Penso a quanto è stato messo in campo per la cura del ferro e quanto vedrà la luce presto, a partire dal raddoppio della Lucca-Pistoia, fino agli scali merci in via di realizzazione, lo sviluppo del trasporto pubblico locale, a cui un impulso importante arriva dal contratto ponte tra la Regione Toscana e i gestori del servizio, i collegamenti ferroviari sui porti di Livorno e Piombino che, unitamente a un’adeguata progettazione a livello urbanistico e a accordi da affinare in maniera ancora più puntuale con i distretti del cuoio o cartario, potranno rendere questo obiettivo alla nostra portata. Obiettivo sì ambizioso ma che come Toscana siamo in grado di raggiungere grazie a politiche efficaci che permetteranno di concretizzare in futuro opere strategiche”.
“Si tratta quindi – conclude Baccelli – di un documento che riveste un ruolo cruciale per tutta la Regione ma soprattutto per la piana lucchese e fiorentina, i territori più esposti all’inquinamento. Altro aspetto fondamentale che emerge dal piano, è che la fonte più inquinante è quella prodotta dall’usura piuttosto che dall’emissione dei gas di scarico. Significa che dobbiamo continuare sulla strada intrapresa ponendoci come fine la riduzione netta dei veicoli privati e dei mezzi pesanti in circolazione”.