Betti (SiAmo Lucca): “Grave silenzio su guardia medica aggredita al campo rom”

“Abbiamo atteso pazientemente un qualche comunicato di solidarietà da parte di questa amministrazione comunale, dopo i gravi fatti di cui è stata protagonista, suo malgrado, il medico della continuità assistenziale nel giorno di Befana presso il campo nomadi delle Tagliate: insultata, minacciata e costretta a visite non programmate da alcuni residenti. Il silenzio della maggioranza può essere definito solo assordante”. Lo sostiene, in una nota, il segretario politico di SìAmoLucca, Roberta Betti.
“Già qualche giorno fa il presidente dell’Ordine dei medici di Lucca, Umberto Quiriconi, aveva lanciato l’allarme sul problema sicurezza che coinvolge il personale della continuità assistenziale, denunciando il poco interesse dimostrato dalle autorità sul punto – commenta -. La situazione è diventata ormai insostenibile, non trattandosi, purtroppo, né di un problema recente, né di un caso isolato verificatosi, questo, addirittura in pieno giorno. Conoscendo Tambellini e la sua giunta, non ci aspettavamo certo un intervento fattivo da parte dell’amministrazione comunale, ma almeno una nota di denuncia, quella sì. Poiché spesso sono proprio le donne a ricoprire il ruolo di Medico di Continuità Assistenziale, non è pensabile che debbano lavorare con la paura di essere aggredite o minacciate”. Conclude la Betti: “E allora ben vengano proposte come quelle avanzate da Quiriconi (spostare gli ambulatori nelle sedi delle associazioni di volontariato, utilizzare divise e auto riconoscibili) neppure poi così difficili da mettere in pratica, visto che la situazione che quotidianamente vivono queste persone è davvero pesante. Ci auguriamo quindi che la maggioranza riesca a porre un freno a tutto ciò. Diversamente, sarà meglio che il corso di laurea in medicina preveda una nuova materia: difesa personale”.