Cecilia Carmassi e Luca Baccelli candidati per LeU

27 gennaio 2018 | 11:14
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Cecilia Carmassi e Luca Baccelli candidati per LeU
Cecilia Carmassi e Luca Baccelli candidati per LeU
Cecilia Carmassi e Luca Baccelli candidati per LeU
Cecilia Carmassi e Luca Baccelli candidati per LeU

Cecilia Carmassi al collegio uninominale per la Camera e Luca Baccelli al Senato. Sono questi i candidati lucchesi per Liberi e Uguali, che se la giocheranno alle elezioni del prossimo 4 marzo. La loro discesa in campo era data da qualche giorno ormai per scontata ma meno scontato appare l’esito delle urne. Più certa invece la posizione dei primi nel listino del proporzionale. Per la Camera si tratta del ‘big’ Roberto Speranza e per il Senato dell’ex senatrice Alessia Petraglia: due nomi di spicco nel panorama nazionale per LeU. A sorpresa, tuttavia, manca il nome della senatrice Manuela Granaiola, che fino all’ultimo sembrava dover essere tra i primi nomi nel listino per la riconferma di un seggio al Senato.

Green economy, salvaguardia dei posti di lavoro, ritorno a politiche di inclusione sociale e partecipazione, un progetto serio di ampio respiro sulla cultura, sulla lotta all’evasione fiscale e un occhio di riguardo per le fasce di popolazione più debole. Ma, soprattutto, la volontà di riportare alle urne quei milioni di elettori che hanno perso fiducia nella politica e che non si sentono rappresentati da nessuno. Questo, in sintesi, l’ambizioso progetto presentato questa mattina (27 gennaio) dai due candidati di LeU, che hanno voluto anticipare i tempi “mettendoci la faccia” rispetto al deposito ufficiale delle liste (che avverrà solamente nei primi giorni della prossima settimana) per lanciarsi subito nella campagna elettorale.
Luca Baccelli, fratello di Stefano (candidato Pd all’uninominale per la Camera), è docente ordinario di filosofia del diritto all’Università di Camerino: “Sono molto emozionato di essere qui oggi. Sono felice di poter dare il mio contributo ad un progetto in cui credo. Vogliamo restituire la speranza nella democrazia ai milioni di cittadini che oggi non si sentono rappresentati da nessuno. La nostra campagna elettorale partirà proprio dai luoghi di disagio dove incontreremo le persone in difficoltà”. L’ex Pd spiega i punti cardine del programma della lista che fa capo  al presidente del Senato Pietro Grasso: “Vogliamo ridare dignità e stabilità al lavoro. Crediamo che sia possibile uno sviluppo sostenibile, attraverso un ‘green new deal’. Crediamo nell’uguaglianza, che significa riduzione della pressione fiscale sì, ma per chi sta peggio e, dall’altro lato, una lotta serrata all’evasione. Vogliamo la gratuità della scuola, per tutti e a tutti i livelli: dall’accesso agli asili nido fino all’università. Vogliamo tornare ad un welfare universale, dove invece negli ultimi anni si sono fatti diversi passi indietro. E poi vogliamo una ‘politica della cultura’: credo che vedere nella cultura solo un’occasione di lavoro svilisca questo concetto. La cultura è in primo luogo un patrimonio. Un’occasione di crescita che ci fa essere cittadini più consapevoli. Per questo l’idea di pochi grandi musei che facciano business non ci convince. Crediamo, infine, nel recupero dei territori montani: uno sviluppo che passa anche dagli interventi di salvaguardia ambientale, come nel caso del dissesto idrogeologico. Ma su questo siamo aperti alla discussione con tutti: non deve esserci contrapposizione tra cittadini e lavoratori”.
“Al di la delle nostre esperienze personali – conclude Baccelli – non ci rivolgiamo solo agli elettori del Pd ma soprattutto a quei milioni di ex elettori che, in mancanza di una proposta politica  in cui riconoscersi, sono portati all’astensione o al voto di protesta, vorrei dire quasi di disperazione. Questo è il nostro obiettivo”.
La storia di Cecilia Carmassi è nota: dopo aver fatto parte della segreteria nazionale del Partito Democratico, in estate è arrivato il sofferto addio. Adesso il suo impegno politico riparte con questa nuova avventura: “Il motivo per cui avevo aderito al Pd è lo stesso per cui ho dato la mia disponibilità per questo nuovo progetto. La mia idea era mettere insieme sensibilità diverse. Quando mi sono resa conto che il Pd si stava trasformando nel partito del capo ho scelto di andarmene. Dobbiamo fare delle proposte alternative: la scelta di scimmiottare alcune politiche di destra ha ammazzato un progetto politicamente significativo come quello del Pd. Qualcuno però continua a negare questa evidenza”. 
“La politica ha bisogno di persone che ritrovino passione – prosegue Carmassi -. Per questo, il progetto di LeU andrà avanti anche dopo le elezioni. Il 4 marzo rappresenta solo una tappa. Vogliamo riportare al centro la partecipazione dei cittadini alla politica. Per questo motivo la nostra campagna elettorale si baserà sull’incontrare le persone. Vogliamo ricostruire un’alleanza con gli elettori. La disaffezione al voto rappresenta un problema per noi, per questo cercheremo di fare più incontri possibili per raccogliere le istanze dei cittadini. Le persone ormai si sono rassegnate a vivere nel declino e nel disagio. Noi crediamo invece che attraverso politiche realistiche e non velleitarie e con persone competenti si possa fare molto”.
Un aspetto centrale per la Carmassi è quello legato al sociale: “Vorremmo ragionare sulla qualità della vita, sul diritto alla salute e ai servizi sociali. Le persone non devono essere lasciate sole: si deve ricevere un’assistenza adeguata nel momento di difficoltà. Tutto questo non può essere semplicemente relegato a ‘spesa pubblica’: deve essere vista come una redistribuzione della contribuzione fiscale dei cittadini verso le persone che ne hanno più bisogno: penso ai disabili, ai non autosufficienti, alle nuove povertà. Non si può fare demagogia su questi temi. Il welfare italiano è deficitario e grava spesso sulle famiglie, in particolare sulle donne. Non è accettabile che a queste persone non venga riconosciuto niente”.
Conclusione dedicata alla politica internazionale: “Una moderna democrazia, deve ragionare in termini globali – conclude Carmassi -. Abbiamo avuto la fortuna di nascere su una sponda del Mediterraneo anziché sull’altra ma non possiamo chiudere gli occhi e fare finta di nulla. Anche su questo aspetto, attraverso persone competenti e con esperienza, vorremo realizzare una politica concreta e fattibile di cooperazione internazionale”.
Passando ai candidati del proporzionale, colpisce la presenza nella lista di Roberto Speranza. Una scelta, quella di candidare uno dei big del partito a Lucca, arrivata non per caso. Per LeU infatti la Toscana rappresenta una regione molto importante essendo la regione di Matteo Renzi. 
Oltre a Speranza, alla Camera saranno candidati Roberta Agostini (deputata ed ex portavoce della conferenza delle donne del Partito Democratico); Marco De Martin Mazzalon (ex consigliere comunale dei Ds con una lunga esperienza nel no profit); ed Elisabetta Liberatore. 
Al Senato invece, i candidati sono la senatrice Alessia Petraglia; l’ex capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei deputati Giulio Marcon; Angela Riviello (presidente dell’Anpi provinciale di Prato); e l’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali.

Luca Dal Poggetto