Vigili urbani, Raspini difende i nuovi turni

27 gennaio 2018 | 11:38
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Vigili urbani, Raspini difende i nuovi turni

Monta la protesta per la ‘rivoluzione’ di turni e orari che porterà gli agenti della polizia municipale di Lucca a lavorare 6 giorni su sette e non più cinque su sette. L’assessore alla sicurezza Francesco Raspini difende tuttavia l’adeguamento, spiegando che già altre città, anche in Toscana, hanno adottato lo stesso provvedimento. “È comprensibile – ammette Raspini – che ogni proposta di riorganizzazione, in questo caso l’estensione dei giorni lavorativi della polizia municipale da 5 a 6, in pratica il passaggio da una turnazione in settimana corta ad una in settimana lunga, possa sollevare alcuni malumori. E, tuttavia, il compito di una amministrazione che vuole lavorare per rispondere alle richieste dei cittadini non è di mantenere un placido – e magari conveniente – status quo. Bensì quello di interrogarsi continuamente se gli assetti vigenti siano davvero i più adatti per dare efficacemente quelle risposte”.

“Certo – va avanti Raspini -, non si può non riconoscere che la polizia municipale di Lucca ha svolto in questi anni un lavoro esemplare, rispondendo ai crescenti impegni che si sono presentati. Penso soprattutto alle molte manifestazioni ed eventi di carattere internazionale che hanno coinvolto la città, ma anche alle molteplici attività di controllo condotte con grande professionalità e disponibilità su un territorio vasto ed articolato come quello di Lucca. Credo, però, che si possa altresì rivendicare come l’attenzione alla sicurezza, così come riconosciuto anche dalle stesse organizzazioni sindacali, sia stata in questi anni, e sia tuttora, una priorità per l’amministrazione. Sono state investite risorse ingenti sia per assunzioni di agenti a tempo determinato – ogni anno circa 7-8 unità – che per il personale di ruolo. Nel 2017, per esempio, sono entrati 3 nuovi agenti in pianta stabile e anche quest’anno è previsto nel piano delle assunzioni l’ingresso di altri 3 agenti per fare fronte al c.d turnover. Sono stati acquistati nuovi veicoli – 3 solo nel dicembre scorso – e l’investimento su divise e beni strumentali è cresciuto proprio nell’anno appena trascorso. Inoltre, negli ultimi cinque anni, sono state stanziate decine di migliaia di euro ogni anno per i progetti di potenziamento dell’orario notturno (e non solo) che hanno integrato in modo significativo i redditi degli agenti e garantito più presenza sul territorio nei mesi più densi di eventi e manifestazioni. Ma tutto questo, evidentemente, non basta. Da tempo ci chiediamo se l’attuale contratto decentrato, sottoscritto ben 14 anni fa, sia ancora adeguato a dare il giusto livello di servizio ad una società che nel frattempo è cambiata ed ha espresso nuovi bisogni e nuove aspettative. Quindi, dopo un lungo percorso di riflessione condotto insieme al comandante, ci siamo convinti che distribuire l’orario di lavoro – che rimane lo stesso, così come lo stipendio, su 6 giorni anziché su 5 possa aumentare la presenza sul territorio quotidiana di almeno dieci unità. Ad oggi ogni giorno abbiamo almeno 20 agenti su 76 (2/7 degli appartenenti) che fruiscono del riposo settimanale. Con la settimana lunga, invece, il numero di agenti ogni giorno assenti scenderà di circa dieci unità (1/7 degli appartenenti). Del resto, come si può facilmente verificare questa è l’organizzazione standard di tutti Comuni che hanno una dimensione e problematiche paragonabili a quella di Lucca. In Toscana, ad esempio, tutti i comuni capoluogo hanno adottato l’organizzazione su 6 giorni. Insomma, a ben vedere, non c’è davvero niente di strano o di ‘ottocentesco’ nella proposta dell’amministrazione. Adesso è tempo di lasciare lo spazio che la legge e i contratti riservano alle trattative tra parte pubblica e sindacati che inizieranno il 6 febbraio prossimo. Personalmente, mi auguro che la discussione sul nuovo accordo decentrato sia il momento giusto per affrontare con serenità e spirito costruttivo non solo la questione dell’orario ma, eventualmente, anche altri aspetti che stanno a cuore ai lavoratori del Comando. Consapevoli, però, che la stella polare di tutti noi – sia amministratori che dipendenti – è il benessere della città che abbiamo il privilegio di servire ogni giorno”.