Violenze sulle donne, ‘Non una di meno’: “Non vogliamo la protezione dei fascisti”

5 febbraio 2018 | 11:00
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Violenze sulle donne, ‘Non una di meno’: “Non vogliamo la protezione dei fascisti”

“Iter giudiziari troppo lunghi, reati che cadono in prescrizione, processi viziati da stereotipi e pregiudizi, vittime colpevolizzate”. Sono questi i crucci di Non una di meno Lucca, che da sabato scorso ha iniziato un volantinaggio in centro storico dopo gli episodi di molestie a due donne prendendo le distanze da alcune formazioni politiche che hanno proposto controlli in città. “Chiediamo giustizia – scrivono dall’associazione Non una di meno Lucca – ma non vogliamo la protezione dei fascisti”.

“La violenza sulle donne – scrivono – è un fenomeno strutturale a una società capitalista, patriarcale e sessista. In Italia avviene soprattutto tra le mura domestiche e nelle relazioni di prossimità e spesso non viene denunciata. Una donna su tre (poco meno di 7 milioni di donne tra 16 e 70 anni) ha subìto una forma di violenza fisica o sessuale. Se è stata uccisa, tre volte su quattro lo ha fatto un membro della sua famiglia. L’81,6% dei casi di stupro è stato commesso da un italiano. Siamo quindi contro la strumentalizzazione razzista e securitaria della violenza sulle donne. La violenza avviene anche sul lavoro: 1 milione 403mila donne hanno subito almeno un ricatto sessuale sul posto di lavoro nella loro vita, l ’8,9% delle lavoratrici attuali e passate. Rivendichiamo come donne e per tutte le donne la libertà e l’autodeterminazione degli spazi. Reti solidali e di mutuo soccorso per contrastare la violenza che subiamo. Le strade libere le fanno le donne che le attraversano”.