Varchi Ztl, scambio di accuse tra Bonturi e Barsanti

12 febbraio 2018 | 13:08
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Varchi Ztl, scambio di accuse tra Bonturi e Barsanti

Il caso dei varchi telematici installati e non ancora attivati in via del Gonfalone e in via del Fosso sono al centro della bagarre politica fra Casapound e Partito democratico. La prima formazione politica ha fatto un blitz affiggendo cartelli ironici sotto alle telecamere spente e il Pd è andato subito al contrattacco sostenendo che Casapound diffonde “menzogne” da campagna elettorale. “Casapound – osserva il segretario comunale del Pd, Renato Bonturi – ha prodotto un volantino che in questi giorni sta infestando le buche delle lettere dei residenti del centro storico, raccontando menzogne per raccogliere qualche voto alle elezioni del 4 marzo”.

“Il volantino – aggiunge Bonturi – parla dei varchi elettronici installati nella zona est della città dall’amministrazione comunale, definendoli un furto perpetrato dal Partito Democratico ai danni dei lucchesi in quanto le telecamere non sarebbero ancora funzionanti. Come gruppo del Partito Democratico respingiamo al mittente queste affermazioni di bieca propaganda, al limite della querela, e teniamo a informare la cittadinanza sul reale stato delle cose. I varchi telematici installati in via del Gonfalone e in via del Fosso rispondono ad un’esigenza sentita dai residenti del centro storico a cui l’amministrazione comunale è riuscita a dare risposta attingendo a finanziamenti propri e installando quindi le relative telecamere, che di fatto chiudono il cerchio della zona a traffico limitato nel centro storico, ponendo un presidio all’ultima area rimasta scoperta. Casapound non sa, o finge di non sapere, che una volta installato un varco telematico c’è un percorso amministrativo da seguire per poter rendere effettivo il sistema che prevede il rilascio di una specifica autorizzazione da parte del Ministero delle infrastrutture. L’autorizzazione è da pochi giorni arrivata in Comune e quindi a breve i varchi telematici saranno pienamente operativi, consentendo l’accesso solo ai possessori del relativo permesso e segnalando invece le targhe non autorizzate, a cui verrà comminata la prevista sanzione amministrativa. Nessuno spreco di soldi dunque né altro di simile a cui si fa riferimento nel fogliaccio di Casapound. Quando tra pochi giorni verrà annunciata l’entrata in esercizio del sistema di accesso telematico nella zona est della città dunque non si gridi alla mossa elettorale né si provi ad attribuirsi il merito della cosa. Staremo semplicemente assistendo al corretto compimento di un percorso amministrativo portato avanti in coerenza con la legge e al realizzarsi di un impegno preso dall’amministrazione comunale con la cittadinanza. Niente di più, niente di meno”.
Non si è fatta attendere la replica del leader di CasaPound Fabio Barsanti che ha voluto ribadire la propria posizione: “Voglio mettere il punto finale sulla questione Ztl. Quando sono state installate ad aprile 2017, la giunta Pd aveva detto che sarebbero state attivate in 10 giorni: sono passati 10 mesi. Non c’è altro da aggiungere”.
“Bonturi parla di un iter normale – continua Barsanti – facendo una figura ridicola. Marchini aveva annunciato che sarebbero state attivate in 10 giorni e si è giustificato poi nei mesi successivi per il ritardo nell’attivazione. Alla fine del 2017 il Comune aveva detto che sarebbero state attivate a breve, e nuovamente è stato così detto a gennaio 2018 in risposta a una mia interrogazione in Consiglio comunale. Tutto scritto nero su bianco”.
“La verità è che il Pd ha fatto campagna elettorale con i soldi del Comune – conclude Barsanti – le telecamere ‘finte’ della Ztl fanno parte delle decine di annunci o inaugurazioni fatte negli ultimi mesi del mandato, dopo anni di inerzia. I lucchesi sono stati presi in giro, CasaPound glielo ha voluto dire”.