Palp in piazza per l’amore senza pregiudizi: “Serve legge contro omofobia”

Oggi pomeriggio (14 febbraio) gli attivisti e simpatizzanti di Potere al Popolo hanno riempito piazza San Frediano, per augurare a tutti e tutte un buon San Valentino all’insegna dell’amore in ogni sua forma, “anche di quelle che sono dimenticate, annullate, marginalizzate, mortificate dall’azione congiunta di cultura sessista e legislazione ingiusta”.
“L’Italia – si legge in una nota di Palp -è uno dei pochi paesi europei dove non esiste una legge contro l’omotransfobia che punisca chi insulta o esercita violenza psicologica o fisica contro persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender. Un disegno di legge sul tema, giace dal 2013 in Parlamento, dato che Pd, 5 stelle e destre varie, con un tacito accordo, hanno deciso di non approvarlo. Del resto, la stessa legge sulle unioni civili, giunta nelle aule di Camera e Senato dopo anni di lotte del movimento lgbt, è stata approvata solo annullando la possibilità di adottare il figlio del partner, grazie alla santa alleanza tra una quarantina di deputati ‘cattodem’ (cattolici del Pd) e la destra. I 5 stelle, per non sporcarsi le mani, sono rimasti alla finestra, mentre Grillo non perde occasione per sparare battute omotransfobiche. Il Pd, è lo stesso partito che a Bologna, nel collegio uninominale della Camera, candida Pier Ferdinando Casini, ex alleato di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia e, soprattutto, grande sostenitore (ha partecipato a tutte le edizioni) del Family Day, manifestazione palesemente contro le persone lgbt, organizzata da vari gruppi dell’integralismo cattolico. Come Potere al Popolo, riteniamo che le questioni lgbt riguardino tutti, indistintamente.Per questo proponiamo che sia adottata al più presto una legge contro l’omotransfobia, che tuteli le persone lgbt sul lavoro e nella società; sia introdotto nel nostro ordinamento il matrimonio egualitario e il riconoscimento pieno dell’omogenitorialità, anche con la ridefinizione dei criteri di adozione, per consentire a single e persone omosessuali di accedervi; si proceda alla revisione della legge 164/1982, che disciplina il mutamento del sesso da uomo a donna e da donna a uomo, in modo che alle persone transgender sia riconosciuto il diritto all’autodeterminazione, ossia la possibilità di scegliere il proprio genere anagrafico senza essere costrette a sottoporsi a trattamenti medici indesiderati”.