Barsanti (Cp): “Contro crimini immigrati unica soluzione il rimpatrio”

16 febbraio 2018 | 11:46
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Barsanti (Cp): “Contro crimini immigrati unica soluzione il rimpatrio”

Il consigliere comunale Fabio Barsanti, candidato alla Camera per CasaPound Italia, commenta l’arresto di un richiedente asilo a Lucca, arrestato quattro volte in tre settimane, per reati che vanno dallo spaccio alla resistenza a pubblico ufficiale, e sempre rimesso in libertà. “Siamo davanti all’immagine plastica di una situazione ingestibile – scrive Fabio Barsanti – dove una persona senza diritto a stare in Italia delinque continuamente senza mai pagare. Ogni arresto di questo richiedente asilo, quindi mantenuto dallo Stato italiano, è stato inutile: questa persona torna sempre in libertà e continua tranquillamente a spacciare in pieno centro. L’unica soluzione – scrive Barsanti – è il rimpatrio immediato, misura che CasaPound vuole per tutti gli stranieri che si trovino in Italia e non abbiano mezzi propri di sostentamento, casa e lavoro. Perché questa misura sia rapida e definitiva occorrono accordi bilaterali con le nazioni di provenienza: occorre che lo stato italiano torni a difendere le proprie prerogative e i propri confini”. 

“Anche per chi non delinque non c’è futuro in un paese in crisi economica come l’Italia – continua Barsanti – e quindi il nostro paese deve operare per la reimmigrazione dei clandestini. Per fare questo l’Italia deve promuovere nei paesi di origine la costruzione di opere civili e infrastrutture (scuole, strade, acquedotti, centrali fotovoltaiche eccetera) in cambio del rientro dall’Italia dei cittadini di quella nazioni, da utilizzarsi come manodopera per costruire le infrastrutture stesse. Se sono venuti in Italia per lavorare, a maggior ragione avranno interesse a lavorare per la propria nazione. Qualunque paese ha il diritto e il dovere di dare un futuro ai propri figli”. 
“Bisogna fermare infine il business dell’accoglienza, bloccare i fondi destinati a cooperative a associazioni parassitarie che speculano su questa emergenza. Gli immigrati sono ‘una risorsa’ solo per loro, per chi sfrutta manodopera a basso costo e per tutte le professioni che si stanno creando – o arricchendo – intorno a questa invasione. I cavilli legali consentono a chiunque di passare anni in Italia senza diritto, grazie alla lungaggine della burocrazia e dei ricorsi per la richiesta di asilo: richiesta che nel 90 per cento dei casi viene respinta. Un tempo che l’Italia paga caro, sia in termini economici che sociali”.