
“Martedì (20 febbraio) ben due consigli comunali straordinari sono stati messi in uno solo, con riunione pomeridiana per la questione della Rsa e serale per ospedale e sanità. Oltre altre pratiche mica tanto secondarie, come il regolamento tariffa rifiuti. Appare evidente la scelta di non volere parlare di temi scomodi che pure stanno molto a cuore ai cittadini lucchesi”. Così il portavoce del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci: “Unici contrari – spiega – siamo stati io e Barsanti, con Santini perplesso. Gli altri, centro destra e sinistra uniti in una sorta di anticipo di patto post elettorale, nazareno locale, segno evidente che qui siamo avanti”.
“Per fare questa operazione, degna dei peggiori approcci delle dittature sud americane per cui delle cose scomode non se ne parla – dice Bindocci – hanno rinviato con una scusa il Consiglio già in programma martedì 13 febbraio (mal di pancia dell’assessore) e quindi convocato la capigruppo con solo 24 ore di preavviso, negando anche lo slittamento di 30 minuti, in modo da impedire partecipazioni scomode. Perché non sanno come dire a chi lavora a Villa Santa Maria che molti di loro andranno a casa, che la qualità dell’assistenza si è ridotta e ancor meno vogliono affrontare la questione della sanità. Segno evidente che di cercare di risolvere i problemi non gliene frega niente, né alla maggioranza, né a parte dell’opposizione, non gli importa dei cittadini anziani, ammalati, lavoratori”.
“Il Movimento 5 Stelle di Lucca che era stato il primo firmatario e proponente i due consigli comunali straordinari – conclude Bindocci – ritiene che oltre ad una prevaricazione e ad un colpo di mano (convocazioni senza adeguato preavviso e l’urgenza era il mal di pancia di un assessore) che dimostra l’assorbimento del consiglio comunale alle esigenze della maggioranza, si evidenzi, cosa ancor più grave l’assoluta indifferenza del palazzo e della politica ai veri problemi delle persone. Contano solo l’immagine finalizzata a posti e poltrone”.