Marchi (Energie per l’Italia): “Asfaltature al posto delle piste ciclabili”

Assemblee pubbliche per parlare delle piste ciclabili nel Comune di Lucca e allocare le realitive risorse. A chiederle è il coordinatore di un circolo di Lucca di Energie per l’Italia, Daniele Marchi: “In questi giorni, da parte del Comune di Lucca – dice – assistiamo ad una politica attenta alla salute dei propri cittadini, che propone piste ciclabili estese sul territorio. Ebbene, aldilà della copertura economica destinata a tale intervento, reperita dal bilancio di previsione, a mio avviso andrebbe coinvolta la cittadinanza in assemblee, per comprendere se questa idea è condivisa e necessaria a fronte di problematiche, riguardanti il territorio al di fuori delle mura cittadine”.
“Crediamo davvero che le persone vadano in bici al lavoro? – prosegue Daniele Marchi – Il traffico che porta la nostra città ad avere livelli di pm 10 alti è dovuto ai mezzi pesanti e alle auto, costrette a muoversi maggiormente lungo la circonvallazione, a causa di inadempienze dell’amministrazione Tambellini. A che punto è la progettazione e il finanziamento del nuovo ponte sul Serchio a Monte San Quirico? E’ stata trovata o studiata un’alternativa al famoso lotto zero? La maggior parte delle persone accompagnano i propri figli a scuola, con le auto proprie, in quanto i mezzi pubblici non funzionano adeguatamente. Se facciamo un’intervista ai genitori che vanno al lavoro e prima accompagnano i figli a scuola, sarebbero ben felici se i mezzi pubblici fossero efficienti e questo eviterebbe di usare la propria auto e la città negli orari critici di entrata e uscita dalle scuole sarebbe certamente meno caotica e inquinata”.
“Quindi – conclude Marchi – non vedo la priorità di questo progetto, condivisibile, ma spendibile più avanti nel tempo. Piuttosto si investano risorse per gli interventi del manto stradale, che ad ora vengono fatti a macchia di leopardo ed è una consuetudine soprattutto andando verso le periferie della città, dove le cosiddette frazioni sono abbandonate da anni”.