Bergamini (CasaPound): “500 euro alle famiglie per ogni nuovo nato”

“Il nostro paese sta subendo un calo demografico sempre più drammatico. Se non vogliamo che il popolo italiano si estingua, bisogna intervenire subito. Diamo 500 euro al mese per ogni nuovo figlio di italiani, i soldi ci sono”. A dichiararlo è Riccardo Bergamini, candidato al Senato per CasaPound Italia.
“Sono padre di sette figli – continua Bergamini – e so di essere un caso raro. I giovani oggi sono vittime di una precarizzazione della vita che impatta sul futuro non solo della singola persona, ma dell’intero paese. Occorre rimettere gli italiani in condizione di fare figli, di formare famiglie, di riannodare i fili del nostro popolo che rischia seriamente di estinguersi. Oltre alle politiche sul lavoro, CasaPound Italia propone il reddito nazionale di natalità, che consiste nel corrispondere un plafond, su carta magnetica, di 500 euro per ogni nuova nascita italiana da genitori dei quali almeno uno sia italiano, sino al compimento del sedicesimo anno di età. La disponibilità economica è cumulabile sino al quarto figlio, ma non viene concessa a genitori privi entrambi di lavoro, senza fissa dimora o alloggiati in assistenza in strutture alberghiere o ricettive, con esclusione di coloro che sono stati colpiti da terremoti o altri eventi calamitosi. Il plafond non è accumulabile: alla fine di ogni mese si azzera ed è utilizzabile in tutti gli esercizi commerciali unicamente per l’acquisto di generi destinati al bambino”.
“Occorre infatti rimettere in mano agli italiani il potere d’acquisto, soldi da spendere per i propri figli senza che questo sia visto come un lusso. Questa misura avrebbe ricadute positive ovviamente anche per il commercio e l’economia nazionale. Per quanto riguarda le coperture economiche – conclude Bergamini – sarebbero bastati i soldi che il governo ha regalato alle banche in questi anni. Oggi basterebbe dirottare tutti i miliardi di euro che vengono spesi per l’accoglienza degli immigrati: si tratta infatti di un pozzo senza fondo che fa girare l’economia solo di cooperative e associazioni parassitarie, mentre non si risolve l’emergenza immigrati e gli italiani pagano il conto di un business fatto sulla loro pelle”.