




Sanità ed istruzione pubblica e gratuita e di qualità; abolizione del Jobs Act, della legge Fornero e ripristino dell’articolo 18; drastico taglio alle spese militari; introduzione della tassazione progressiva per i grandi patrimoni; introduzione dello ius soli; ritorno dell’intervento statale in economia. Sono questi alcuni dei punti più significativi del programma di Potere al Popolo, la neonata formazione di estrema sinistra che oggi (20 febbraio) a Lucca ha presentato alcuni dei propri candidati. Si tratta di Luna Caddeo per l’uninominale alla Camera e Francesco “Merlo” Corrotti al Sentato a cui si aggiungono Nicoletta Gini e Francesco Venturini che sono candidati nel listino proporzionale per la Camera. A lanciare i candidati lucchesi c’era Giorgio Cremaschi, ex leader della Fiom Cgil e candidato nei collegi di Bologna e Napoli, che ha spiegato le idee che stanno alla base del movimento.
“Siamo l’unica cosa diversa in queste elezioni – ha spiegato Cremaschi -. Ci siamo presentati per riportare dentro la politica ciò che la politica ha espulso in questi anni: la questione sociale, la questione del lavoro, la questione dello stato sociale, dei diritti, della scuola e della sanità. La politica italiana, da 20 anni, lavora per le banche, per la finanza e per le multinazionali. Adesso stanno chiudendo l’Embraco a Torino e tutti si stracciano le vesti ma è solo una finzione, il 5 marzo questa cosa finirà. Se si vogliono affrontare crisi come queste si deve fare una cosa che proponiamo solo noi: lo stato deve tornare a governare l’economia, non le banche, non la finanza. Noi siamo per il ritorno dell’intervento pubblico, per prendere ricchezza alle banche e redistribuirla ai poveri, per abolire leggi come la Fornero e il Jobs act che in questi anni hanno distrutto i diritti sociali. Siamo per tagliare drasticamente le spese militari e investire i soldi risparmiati in sanità”.
“Noi siamo per fare le cose che nessun altro propone – prosegue Cremaschi – perché tutti gli altri, nessuno escluso, propongono diverse versioni delle politiche liberali che da 20 anni dominano il nostro paese. Tutti gli altri parlano solo di impresa, di mercato, di competitività. Noi parliamo di sfruttamento del lavoro, di ritorno dell’intervento pubblico, di ridurre i privilegi dei ricchi che sono scandalosi nel nostro paese”.
“Noi non siamo alla sinistra del Pd – conclude Cremaschi – siamo in un altro mondo: noi siamo per ricostruire una sinistra vera che in Italia è stata distrutta dal Pd e da tutti quelli che hanno collaborato col Pd. Noi diciamo a quelli che vogliono votare Liberi e Uguali che non ha senso votare una corrente esterna al Pd perché di questo si tratta: è il Pd ‘prima di Renzi’. Non una differenza decisiva rispetto alle cose che noi proponiamo. I candidati dentro quelle liste hanno votato tutte le leggi che noi oggi combattiamo. È una questione prima di tutto di credibilità. Noi proponiamo di ricostruire in questo paese ciò che manca: una sinistra vera che stia col popolo e non con le banche”.
Riconversione “verde” dell’economia, investimento sulla sanità e maggiore attenzione ai diritti sociali sono i tre punti cardine di Potere al Popolo per quanto riguarda nello specifico la lucchesia. A spiegare meglio questi concetti è Nicoletta Gini, candidata nel listino proporzionale della Camera: “Oggi, assistiamo ad un’alleanza tra Pd e LeU e lo vediamo proprio nel nostro territorio, per esempio sulla sanità. L’ospedale di Lucca è stato voluto dal Pd in perfetta sinergia con quello che è il proponente di questo modello sanitario: il presidente Rossi che è uno degli esponenti di punta di Liberi e Uguali. Vogliamo recuperare il diritto alla salute ed un sistema sanitario che sia veramente efficace, non solo un modo per ottenere profitto”.
“Per quanto riguarda Lucca – aggiunge Gini – vogliamo una riconversione ecologica dell’economia: abbiamo la proposta di costruire in Garfagnana un inceneritore che, di nuovo, ci propone il problema del lavoro contrapposto all’ambiente. Tenteremo quindi di proporre una riconversione ecologica dell’economia. Infine, la questione dei diritti: a Lucca abbiamo assistito ad una proposizione dei diritti, ad esempio degli omosessuali, assolutamente in linea con la politica nazionale. Una questione edulcorata con leggi come quella sulle unioni civili che è semplicemente uno specchietto per le allodole. Non è radicale e non riconosce veramente i diritti alle coppie omosessuali sull’adozione o sull’effettiva equiparazione dell’unione tra omosessuali ed etero. Vogliamo che questi diritti vengano veramente ed autenticamente riconosciuti”.
Luca Dal Poggetto